«Non sono disponibile a tagliare i vitalizi dei deputati regionali come ha fatto Fico alla Camera». Parola del presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè che torna sul tema dei vitalizi, vista l’imminente scadenza imposta dal governo nazionale per adeguare in maniera retroattiva le pensioni dei deputati al sistema contributivo e tagliare i vitalizi ai parenti, esclusi i coniugi, che continuano a riceverla anche dopo la morte del politico destinatario del vitalizio. Se l’Assemblea regionale non provvederà entro il 30 aprile, scatteranno riduzioni nei trasferimenti dello Stato.
«Sono invece disponibile – ha detto Miccichè – a studiare un diverso sistema di tagli, tenendo conto delle tante persone perbene che hanno dato il meglio di se stessi a questa regione. A loro sarebbero andati, con il metodo Fico, 600 euro. Se l’Ars ritiene di fare così mi sfiduci. Non posso consentire il massacro sociale di persone – ha aggiunto il presidente dell’Ars sempre facendo riferimento agli ex parlamentari che godono del vitalizio – che hanno solo la colpa di avere servito questa terra. Peraltro si farebbe un regalo ai ladri che proprio perche’ rubano non hanno bisogno di vitalizi».
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