Un’invasione di borracce blu sta per conquistare le scuole messinesi. La tanto cara borraccia, un oggetto di uso comune un ventennio fa nel corredo scolastico degli studenti, torna prepotentemente tra i banchi. E lo fa per una svolta plastic free lanciata dall’Amam, l’azienda che gestisce il servizio idrico a Messina.
Il progetto La classe non è plastica vede insieme la municipalizzata, il ministero dell’Ambiente, Regione, Comune e Città metropolitana, oltre che 50 scuole racchiuse in nove istituti comprensivi. «Quest’iniziativa è la prima che si realizza in Sicilia per struttura ampia e articolata – spiega Salvo Puccio, amministratore Amam – Messina servizi bene comune ha acquistato le borracce e le ha regalate agli alunni degli istituti comprensivi Paradiso Petrarca, Elio Vittorini, San Francesco di Paola, Giovanni XXIII, Tremestieri, Paino Gravitelli, Luciani, Pascoli, La Pira». Le borracce termiche verranno distribuite anche ai docenti. Ogni scuola verrà inoltre dotata di dispenser d’acqua di rubinetto direttamente collegati alla rete idrica ai quali gli studenti potranno riempire le borracce da mezzo litro.
«La nostra acqua è tra le migliori, ecco perché dobbiamo farne conoscere i pregi e alleggerire dai rifiuti i nostri stili di vita – sottolineano il sindaco Cateno De Luca e Puccio –. Bere l’acqua del rubinetto dovrà diventare una buona abitudine e dimostreremo che a guadagnarci sarà la salute e l’intera comunità». Messina fa registrare un primato negativo perché «è tra le prime città di Italia per consumo di acqua imbottigliata. Anche in azienda – prosegue Puccio – stiamo portando avanti il progetto per liberarci dalla plastica».
Tutti insieme per concorrere in modo sinergico alla campagna #plasticfree promossa dal ministero dell’Ambiente, che si propone di sensibilizzare i soggetti pubblici e privati per ridurre al massimo l’utilizzo della plastica monouso, puntando ad uno sviluppo davvero sostenibile. «Come Amam ci siamo impegnati a applicare la regola delle 4 R: riduci, riutilizza, ricicla, recupera. Eliminando la vendita di bottiglie di plastica dai distributori e sostituendo la fornitura con distributori di acqua alla spina allacciati alla rete idrica». Ma non solo, anche eliminando gli oggetti di plastica monouso come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica e limitando la vendita di prodotti con imballaggio eccessivo. «Abbiamo invitato i dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde e – conclude – siamo ambasciatori della campagna anche con altre realtà pubbliche o private».
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