Confermata in appello la condanna a cinque anni e quattro mesi per il nonno accusato di aver abusato sessualmente della nipotina, che aveva appena cinque anni quando è stata violentata. I giudici della Corte d’Appello di Messina hanno confermato la condanna per violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate.
I fatti risalgono al mese di agosto del 2015. La bambina raccontò alla madre degli abusi subiti, mentre si trovava a casa dei nonni materni. I genitori lavoravano entrambi e aveva lasciato la bimba e il fratellino più piccolo alle cure dei familiari. Secondo le ricostruzioni degli inquirenti, l’uomo, forse ubriaco, avrebbe approfittato dell’assenza della moglie per abusare della nipotina.
Abusi che si sarebbero verificati una sola volta e che hanno trovato conferma nella visita in ospedale effettuata sulla bambina, ma anche nei racconti che la piccola ha rivelato a una psicologa successivamente durante le indagini. Inoltre i carabinieri del Ris hanno avuto modo anche di individuare tracce di dna del nonno nella biancheria intima della bambina. L’uomo si è sempre dichiarato innocente, ma per lui è arrivata anche la conferma della condanna in Appello.
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