Si fa sempre più stretto il cerchio attorno ai due responsabili della sparatoria avvenuta la notte tra venerdì e sabato scorso davanti l’ingresso della discoteca-lido M’Ama a Messina. I carabinieri, dal momento in cui la 34enne è stata ferita, non hanno smesso di cercare gli autori con i militari della Compagnia centro, guidati dal tenente Mario Boccucci, e quelli del Nucleo investigativo che hanno battuto palmo a palmo interi quartieri della città. Ieri è stato perlustrato Mangialupi e già oggi altre zone di Messina sono state passate a setaccio.
Gli investigatori sanno chi è stato a sparare. I responsabili sarebbero stati immortalati dalle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. La sensazione è che si tratti solo di ore prima che i due siano assicurati alla giustizia. Una volta arrestati, si potranno anche chiarire i motivi del gesto dei due uomini. Dopo aver raccolto molte testimonianze, la pista più battuta al momento è quella di una ritorsione da parte dei due uomini nei confronti dei buttafuori che non li avrebbero fatti entrare al locale.
Migliorano intanto le condizioni della 34enne di Briga Marina ferita dai tre colpi di pistola. Si trova ricoverata all’ospedale Papardo e oggi ha ricevuto una visita speciale. Il sindaco Renato Accorinti si è recato al reparto di Rianimazione per incontrarla. «Ero fuori sede per motivi istituzionali e appena rientrato – ha dichiarato il primo cittadino – sono andato a trovarla per esprimere la mia vicinanza. Si è trattato di un fatto grave che poteva trasformarsi in tragedia. Anche i medici hanno confermato che il loro tempestivo intervento ha evitato complicazioni maggiori».
La donna, che rimarrà ancora sotto controllo, si sente protetta e ben curata «sono certo che da questa disavventura uscirà più forte di prima. Ha aggiunto – ha continuato Accorinti – di non nutrire alcun sentimento di vendetta, tutti auspichiamo comunque che si faccia piena luce sull’accaduto». Ieri il sindaco di Messina era a Taormina con il generale dei carabinieri Luigi Robusto. «Ho parlato di un incontro in Prefettura per ulteriori misure di sicurezza nel rispetto delle attuali disponibilità», ha concluso Accorinti.
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