Risultavano regolarmente in servizio, ma sono stati sorpresi a fare tutt’altro. Sono due dipendenti, uno in forza alla partecipata del Comune di Messina, l’altro impiegato a palazzo Zanca. A comunicare la scoperta è stato il sindaco Cateno De Luca.
«Abbiamo beccato un dipendente dell’Atm che prestava servizio in nero presso un mercato rionale della città. Peccato che questo dipendente risultasse presente in servizio». Si tratta di uno degli autisti della municipalizzata. «Vi risparmio il penoso racconto della sua tentata fuga, quando il commissario Giovanni Giardina ha chiesto le sue generalità», sottolinea il sindaco. La notizia arriva durante l’ennesima diretta del primo cittadino sul suo profilo Facebook, parlando di quanto sta accadendo a Messina riguardo all’azienda municipale trasporti che ha visto, in due distinte sedute del consiglio comunale, prima la bocciatura del piano di liquidazione della vecchia azienda e poi l’aumento di capitale della nuova società.
Il caso dell’autista che anziché sull’autobus lavorava al mercato non sarebbe isolato. Un altro dipendente comunale, spiega il sindaco, «è stato pizzicato dagli stessi vigili urbani a vendere generi alimentari, frutta e verdura, in strada, durante l’orario di servizio presso gli uffici comunali, nei quali contemporaneamente risultava presente. Anche lui in preda al panico si è allontanato dal luogo dell’accertamento, senza ritirare copia del verbale di contestazione e il proprio documento d’identità».
«I miei avvertimenti erano stati fatti per evitare ciò che adesso sarà inevitabile, il licenziamento di queste persone – conclude De Luca -. So bene che ci sono dipendenti che fanno il loro dovere, ma i ladri se ne devono andare. Mi assumo la responsabilità del mio linguaggio, ma certe frasi drastiche servono a dare il senso». A criticare le esternazioni sui dipendenti comunali da parte del sindaco sono stati i sindacati in più di un’occasione. Ed è arrivata anche una denuncia per atteggiamenti antisindacali da parte di Cgil e Uil. «Non mi stupisco perché sono gli stessi che in passato hanno difeso con i denti la mangiatoia messinese, ovvero il malcostume che ha portato realtà come Atm ad accumulare debiti per oltre 80 milioni di euro»
Ma di fronte ai due ultimi episodi denunciati dal primo cittadino, il sindacato puntualizza: «Certo che li condanniamo e alla luce di quanto riferito dalle notizie di stampa e dal primo cittadino, gli estremi per il licenziamento ci sono tutti. Poi – sottolinea a MeridioNews Francesco Fucile, segretario della Fp Cgil – sarà una scelta dell’amministrazione come procedere. Se sospendere il dipendente e aspettare anche il procedimento penale a suo carico o avviare subito le procedure di licenziamento dello stesso».
Secondo il sindacalista il comportamento antisindacale del sindaco denunciato nel recente passato «non ha nulla a che vedere con episodi come questi» e puntualizza come invece loro abbiano preso le distanze dai toni utilizzati da De Luca in riferimento ai dipendenti comunali. Perché conclude «non bisogna fare di tutta l’erba un fascio e soprattutto non far diventare uno strumento di propaganda i controlli sulla regolarità lavorativa dei dipendenti».
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