La lunga notte elettorale non ha ancora prodotto dati definitivi. I tanti problemi legati alle operazioni di scrutinio hanno rallentato le operazioni elettorali e Messina stamattina si è svegliata senza avere la certezza di chi parteciperà al ballottaggio, anche se dovrebbe spuntarla Cateno De Luca sul candidato del centrosinistra Antonio Saitta. Sicuro invece Dino Bramanti che però vede sfumare ampiamente la vittoria al primo turno (si ferma poco sotto il 30 per cento) e tra due settimane rischia molto, come successe cinque anni fa quando lo sfavorito Accorinti riuscì a catalizzare i voti degli altri candidati sconfitti al primo turno.
Con il passare delle ore e delle schede scrutinate, pare sempre più certo che De Luca, deputato regionale ed ex sindaco di Santa Teresa di Riva, sarà lo sfidante di Bramanti. C’è una forbice del 2 per cento che lo separa da Saitta, ma difficilmente verrà colmata nella 70 sezioni che restano da scrutinare. Per De Luca però si profila uno scenario pesantissimo: se dovesse diventare sindaco è molto probabile che in consiglio non avrà nessun consigliere a sostenerlo. Nessuna delle sue sei liste ha al momento raggiunto il 5 per cento. Forse solo la lista De Luca sindaco di Messina potrebbe farcela.
Nessun consigliere comunale neppure per il sindaco uscente Renato Accorinti. La lista Renato Accorinti sindaco al momento è ferma al 4,24 per cento. Hanno superato già la soglia del 5 per cento il Movimento 5 Stelle, tre liste a sostegno di Bramanti: Ora Messina, Forza Italia e Bramanti Sindaco e potrebbe scattare anche la quarta. Tre invece quelle di Saitta. Ma per avere dati certi sui consiglieri si dovrà invece attendere almeno stasera.
Il vero sconfitto è il professore Bramanti, certo, almeno fino a 20 giorni fa, che non si sarebbe andati al ballottaggio. Ha retto bene l’asse universitario del centrosinistra che ha superato il sei per cento con il Pd. Sconfitti Accorinti e Sciacca, ma per il primo cittadino uscente il 14 per cento è comunque un buon risultato.
Anche questa volta, invece, il Movimento 5 Stelle a Messina conferma di non trovare la chiave giusta. Dopo i risultati strabilianti alle politiche, i pentastellati hanno sperato di conquistare palazzo Zanca, ma Gaetano Sciacca si è fermato 13,47 per cento. Meno di Accorinti. Non raggiungono il cinque per cento l’unica candidata a sindaco donna Emilia Barrile che si è fermata a 4,18 per cento, e Giuseppe Trischitta a 1,64 per cento.
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