Gli pneumatici di due auto bucati. Potrebbe essere un atto intimidatorio quello che si è verificato ieri mattina ai danni di due vetture aziendali di Messinambiente, la partecipata che si occupa della raccolta e della gestione dei rifiuti e che è destinata a scomparire perché ormai da anni in liquidazione. Che il clima non fosse dei più distesi si percepiva da tempo. A fare la scoperta, ieri mattina, è stato il commissario liquidatore Giovanni Calabrò mentre si trovava nell’autocentro di via Salandra.
Le due vetture, una Fiat Panda e una Fiat Punto, in uso ai sorveglianti, erano da poco rientrate dopo aver effettuato il turno regolare. Alle 10 erano all’interno del’autoparco. Poco dopo qualcuno con un coltello ha bucato tutti gli pneumatici delle due auto. A lasciare inquieto Calabrò il fatto che ad agire potrebbe essere stato molto probabilmente qualcuno interno all’azienda.
Sul posto è arrivata la gazzella dei carabinieri, dopo che i vertici di Messinambiente hanno presentato denuncia. I militari hanno chiesto di visionare le immagini dell’impianto di video sorveglianza. Il malcontento che si percepisce tra i lavoratori è palpabile. La fase di transizione dei lavoratori dalla partecipata di via Dogali alla Messina Servizi Bene Comune, la nuova società destinata a i inglobare tutti i servizi e i dipendenti attualmente di Messinambiente, non sta andando come sperato. Tanti sono stati gli intoppi che ad oggi hanno ostacolato questo passaggio. Un clima che secondo gli investigatori dell’Arma potrebbe aver esasperato qualcuno, che ha voluto con questo gesto mostrare la propria insofferenza.
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