Fin dai primi giorni del suo mandato ha promesso di contrastare l’ambulantato selvaggio in tutte le sue forme. Dai venditori di souvenir in piazza Duomo alle bancarelle in occasione di feste patronali, dai camion che vendono lungo la strada arance e patate agli abusivi che si posizionano davanti alle attività commerciali, minandone gli affari e la sopravvivenza stessa.
Una vera e propria battaglia quella del sindaco di Messina Cateno De Luca che in questi giorni, con il sostegno della commissario della municipale Giovanni Giardina, sta battendo a tappeto la città per sradicare la concorrenza sleale. Solo nella giornata di ieri sono stati sequestrati 30 chili tra pesce spada, costardelle, spigole, orate e acciughe a Sant’Agata sulla Consolare Pompea. Mentre dall’altro lato della città in via San Cosimo e via La Farina sono stati sequestrati 1500 chili di frutta a due ambulanti. Tutta la merce è stata donata alla mensa dei poveri di Cristo Re e alla mensa di Sant’Antonio. Oggi la polizia municipale è intervenuta invece in piazza Duomo, dove un venditore ambulante vendeva merce contraffatta, mentre il sindaco in persona ha cacciato via un lavavetri che stazionava di fronte la Prefettura.
Secondo Confesercenti «la strada tracciata è quella giusta, ma è necessario incrementare i controlli sulle attività irregolari che proliferano in tutta la città, da nord a sud, e che ledono gli interessi dei commercianti che operano nella legalità, pagando le tasse. Il giro di vite contro l’ambulantato selvaggio non può che essere apprezzato – continua l’associazione – se si pensa che le precedenti amministrazioni erano rimaste sorde a tutti gli appelli lanciati dalla nostra associazione».
Nei mesi scorsi azioni di repressione e sequestro si sono registrate anche in prossimità dei mercati rionali, in particolare la polizia municipale è intervenuta lungo il viale Giostra in occasione del mercato del martedì e del venerdì, multando e facendo sgomberare quanti posizionavano le bancarelle fuori dagli stalli dove i vari ambulanti pagano un regolare canone.
Stesso discorso a Ganzirri un anno fa in occasione della festa dei San Nicola. E proprio oggi sempre lungo il lago sono stati fatti sloggiare ambulanti che non avevano collocato le loro bancarelle dentro gli stalli autorizzati. Confesercenti in più occasioni ha ribadito la necessità che vengano rispettate le regole perché ricorda «l’abusivismo penalizza fortemente chi fa impresa in una Messina già al collasso, in cui ogni giorno si abbassano saracinesche, ma che spesso si trova a dover fare i conti con la concorrenza sleale di coloro che operano al di fuori della legge».
L’associazione di categoria invita l’amministrazione e la polizia municipale a continuare l’attività di repressione già iniziata nei confronti degli abusivi, effettuando anche verifiche «sulle attività finora risultate regolari, al fine di ripristinare equità e giustizia e limitare la deregulation che negli ultimi anni ha imperversato in città».
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