Sono ore frenetiche a palazzo Zanca. E lo saranno fino a domattina alle 10.30, quando è stata fissata la conferenza stampa dal sindaco Renato Accorinti per presentare i nuovi assessori. L’impressione è che tutto possa ancora cambiare. Il mini-rimpasto, che da una settimana vede chiusi dentro il Comune in riunioni fiume gli assessori e il primo cittadino, è una piccola rivoluzione. La prima dopo quasi due anni e mezzo dalle amministrative del 2013. A far discute sono i nomi degli esclusi che in più di un caso sembrano la conferma delle critiche mosse in questi anni contro il primo cittadino. Critiche che sono arrivate tanto dai consiglieri comunali quanto dal mondo dell’associazionismo.
Tra colo che dovrebbero essere esclusi, il vicesindaco Guido Signorino, assessore al Bilancio e per molti il vero sindaco di Messina. Da indiscrezioni pare che a Signorino fosse stato chiesto di fare un passo indietro lasciando il ruolo di vicesindaco. Ma Signorino non avrebbe accettato questa retrocessione preferendo abbandonare la giunta. Mai come dalla fine dello scorso anno il vicesindaco è stato additato dai consiglieri comunali come unico responsabile dei ritardi nella presentazione dei bilanci e dei documenti finanziari del Comune. Basti pensare che è ancora in corso di approvazione è il bilancio di previsione del 2015. Un documento che ha di fatto paralizzato la vita del Comune impossibilitato a compiere qualsiasi attività economica perché in esercizio provvisorio. C’è chi sostiene che a motivare l’uscita di scena di Signorino ci siano invece le ultime dichiarazioni del presidente nazionale dell’Udc Gianpiero D’Alia che la scorsa domenica, in occasione del congresso del partito, ha annunciato il proposito di sfiduciare Accorinti entro giugno.
Proprio l’ex ministro, secondo alcuni, sostenne l’ingresso in giunta di Signorino. Tuttavia, ultimamente, quest’ultimo aveva avuto diverse divergenze anche con il segretario generale del comune Antonio Le Donne. A dettare il cronoprogramma per la presentazione del previsionale è stato proprio Le Donne. Alla vigilia della conferenza stampa, dal diretto interessato non è arrivato nessun commento: questa mattina, dopo un faccia a faccia con il primo cittadino, Signorino ha infatti lasciato il Comune insieme alla moglie trincerandosi dietro un no comment. A prendere il suo posto potrebbe essere Luca Eller Vainicher, attuale consulente economico di Accorinti, che si occuperebbe dell’assessorato al Bilancio. Lasciando la carica di vicesindaco a Gaetano Cacciola e non, come si era ipotizzato in un primo momento, a Sergio De Cola.
Tra chi lascerà la giunta anche l’assessora al Commercio e alla Pubblica istruzione, Patrizia Panarello, che – nonostante la stima di larga parte dei sostenitori che hanno portato all’elezione di Accorinti – sarà sostituita da Daniela Ursino. Voluta da Cambiamo Messina dal basso, il movimento che già a gennaio dello scorso anno aveva dimostrato di incidere nelle scelte del primo cittadino, quando al posto dell’uscente Filippo Cucinotta era stato scelto il promotore finanziario Elio Conti Nibali. In quella occasione, il leader di Indietrononsitorna aveva deciso di rifiutare l’incarico ancora prima che gli fosse stato proposto in via ufficiale. Il nome di Nibali sarebbe stato preso in considerazione anche nelle ultime ore, ma la sua nomina potrebbe nuovamente saltare.
A cedere il passo, infine, sarà anche l’assessore alla Cultura, Antonino Perna, che non ha mai nascosto le difficoltà di lavorare senza sufficienti risorse economiche a disposizione. Chi sarà chiamata a fare di meglio dovrebbe essere la già citata Daniela Ursino, a cui andrebbe la delega. Mentre probabilmente Ursino non rileverà quella alla Pubblica istruzione, settore per il quale non è esclusa una conferma, in extremis, di Panarello.
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