MeridioNews a Capri per il premio Prix Italia Giornalismo investigativo digitale. Chi paga?

The memory of the future. The history we tell now is our tomorrow. È questo il titolo della 70esima edizione del concorso internazionale Prix Italia che, come nel primo anno – il 1948 – si svolge a Capri. Il premio è organizzato dalla Rai per programmi di qualità, radio, tv e web da oggi 25 settembre e fino al 29. «Il premio – si legge sul sito – è anche occasione per approfondire temi legati al mondo dei media e alla attualità attraverso gruppi di lavoro internazionali e workshop aperti al pubblico».

Come quello di oggi pomeriggio, dalle 16 alle 18 al G.H. Quisisana nella sala Capri. Il giornalismo investigativo nell’era digitale. Chi paga il conto? in collaborazione con il Premio Morrione. Come speaker ci saranno: Claudia Campese, direttora di MeridioNews; Daniel Öhman, reporter investigativo Swedish Radio Ekot; Francesco Piccinini, direttore di Fanpage.it; Edwy Plenel, cofondatore e direttore di Mediapart; Sigfrido Ranucci, autore e conduttore di Report Rai 3. 

A moderare Giacomo Mazzone, responsabile relazioni istituzionali Ebu. Il workshop approfondisce quale modello economico è in grado di garantire la qualità delle inchieste giornalistiche e in che modo ne influenza l’indipendenza e la fruizione democratica. Tre i modelli che si confrontano nell’era digitale: quello tradizionale dei servizi pubblici, quello finanziato dalla pubblicità e quello pagato dagli abbonati.

Il festival, fondato a Capri nel 1948, fu originariamente dedicato soltanto a lavori radiofonici. Nel 1957 fu esteso anche a opere televisive e, a partire dal 1998, inizialmente in via sperimentale e sotto forma di premio speciale, anche al web. Durante la prima edizione del 1948, si riunirono a Capri le delegazioni di quattordici enti radiofonici in rappresentanza di Austria, Stato del Vaticano, Egitto, Francia, Gran Bretagna, Italia, Principato di Monaco, Olanda, Polonia, Portogallo, Svezia, Svizzera, Cecoslovacchia e Trieste, che allora era territorio libero. 

L’invito fu esteso anche agli Stati Uniti, all’Unesco e a alcuni enti culturali, come il Centro italiano di studi radiofonici, che parteciparono in veste di osservatori. Da allora l’appuntamento con il Prix Italia ha portato la comunità dei braodcaster internazionali a riunirsi in alcune delle più belle località italiane, coinvolgendo nella discussione sui nuovi prodotti della comunicazione ogni area del territorio nazionale.

Redazione

Recent Posts

La situazione della diga Ancipa: l’acqua aumenta, «ma è merito di pioggia e neve, non della politica»

Ha piovuto, ha nevicato, l'acqua è arrivata, l'emergenza sembra passata. La situazione della diga Ancipa,…

4 ore ago

Le accuse ad Angelo Lombardo e la richiesta di condanna. Per i pm «si sporcava le mani con personaggi compromettenti»

«Era colui che si sporcava le mani con personaggi compromettenti perché così si arrivava al…

17 ore ago

Parcheggiatori abusivi multati a Catania: «Per noi era la prima volta»

Dieci parcheggiatori abusivi sono stati sanzionati a Catania negli ultimi giorni. Durante il periodo delle…

18 ore ago

Licodia Eubea, perde una causa civile per una villa e prova a uccidere il rivale

Colpi d'arma da fuoco sparati per uccidere a Licodia Eubea, in provincia di Catania. Per…

19 ore ago

Tenta una rapina e prova a scappare prendendo l’autobus: denunciato un 18enne catanese

«Fermi tutti, questa è una rapina». Il più classico degli esordi per il giovane rapinatore…

19 ore ago

La procura di Catania chiede la condanna di Angelo Lombardo. Il fratello dell’ex governatore è accusato di aver favorito la mafia

Dieci anni di reclusione. Questa la condanna chiesta dalla procura di Catania nei confronti di…

20 ore ago