Ieri il parlamento europeo ha approvato l’accordo Ue con il Marocco sulle misure di liberalizzazione per i prodotti agricoli, prodotti agricoli trasformati, pesce e prodotti della pesca. La Commissione Agricoltura dello stesso parlamento di Strasburgo aveva espresso parere negativo motivandolo con diverse precisazioni. Risulta interessante leggere alcuni passi del parere – ripetiamo negativo – espresso dalla Commissione Agricoltura del parlamento europeo.
Avallando un accordo di questo tipo – si legge nelle motivazioni della Commissione Agricoltura – si sottopone il mercato comunitario a dei rischi, causati dalle potenziali ricadute economiche negative nei territori specializzati nella coltivazione di ortaggi. Desta particolari preoccupazioni la capacità del sistema comunitario di monitorare e far rispettare i calendari e i contingenti tariffari, spesso ignorati dagli operatori marocchini, come denunciato da diverse associazioni di categoria tra il 2009 e il 2010.
Gli elevati standard comunitari in materia di protezione ambientale, condizioni dei lavoratori, tutela sindacale, normativa antidumping e sicurezza alimentare non avrebbero riscontro nei prodotti marocchini importati nell’Unione europea. In tema di protezione ambientale, in particolare, si ravvisa una forte discriminazione a livello sanitario e fitosanitario dei prodotti europei rispetto a quelli marocchini.
E ancora: La proposta di accordo non prevede la risoluzione dei problemi riguardanti le indicazioni geografiche (IG), rinviate a negoziati futuri, da aprirsi in seguito all’entrata in vigore dell’accordo… Nello specifico, l’accordo accentua le già serie problematiche a livello di competitività causate dal differenziale di costo della manodopera tra l’Unione europea e il Marocco, la cui politica agroalimentare è orientata allo sviluppo e all’esportazione di grandi produzioni… I produttori europei sono penalizzati dal fatto che le produzioni marocchine, come ad esempio i pomodori, accedono al mercato comunitario in periodi diversi rispetto alla normale commercializzazione europea, provocando gravi ripercussioni sull’andamento dei mercati, la volatilità dei prezzi in primis.
Dalla lettura di queste parole ci si rende conto degli effetti devastanti che un tale accordo avrà per l’agricoltura della Sicilia e, in generale, di tutto il Sud dItalia, con conseguenze gravissime sull’occupazione e sulla sicurezza igienica dei prodotti alimentari.
Da qui una domanda: come hanno votato i parlamentari italiani eletti nel parlamento di Stasburgo? Hanno difeso gli interessi nazionali come hanno fatto i parlamentari di Spagna e Portogallo, che hanno votato contro? Macché! I deputati del Pd, quasi in blocco, hanno votato per l’accordo. Il Pdl si è spaccato. I deputati siciliani, Sonia Alfano e Rita Borsellino, forse perché impegnate a promuovere in giro la propria immagine, erano assenti.
Ma eccovi l’elenco completo di chi ha votato a favore dell’accordo UE Marocco:
ALBERTINI, Gabriele – PDL
BONSIGNORE, Vito PDL
CANCIAN, Antonio PDL
DORFMANN, Herbert – Südtiroler Volkspartei
MOTTI, Tiziano – UDC
MUSCARDINI, Cristiana – FLI
TATARELLA, Salvatore FLI
BALZANI Francesca – PD
BERLINGUER Luigi PD
CARONNA Salvatore PD
COFFERATI Sergio PD
COSTA Silvia PD
DE ANGELIS Francesco -PD
DE CASTRO Paolo – PD
DOMENICI Leonardo PD
GUALTIERI Roberto PD
MILANA Guido – PD
PANZERI Pier Antonio PD
PIRILLO Mario – PD
PITTELLA Gianni – PD
PRODI Vittorio – PD
SASSOLI David-Maria – PD
SERRACCHIANI Debora – PD
SUSTA Gianluca PD
TOIA Patrizia PD
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