Melilli, scoperto un giro di spaccio nella piazza centrale Nuovi pusher con berretto da baseball e occhiali da sole

Da punto di incontro e luogo di aggregazione per i più giovani, la centralissima piazza Rizzo si sarebbe trasformata in epicentro di un grosso giro di spaccio di droga. Sono sei le persone denunciate nell’ambito dell’operazione Piazza pulita. Nei circa due anni di indagine coordinata dalla procura di Siracusa, i carabinieri hanno monitorato il territorio e raccolto elementi utili a individuare gli spacciatori

Cocaina, hashish e marijuana sarebbero state spacciate anche da nuove leve: giovani che, oltre alla funzione di vedetta, avrebbero anche provveduto a prelevare e consegnare la sostanza stupefacente che tenevano nascosta negli slip, in anfratti dei muri delle case, nelle grondaie o nei contatori dell’acqua. Poco più che ventenni, cappellino da baseball in testa e occhiali da sole scuri per coprire parte del viso, avrebbero utilizzato Whatsapp e Messenger per comunicare tra di loro e con gli acquirenti, alcuni dei quali anche minorenni. In alcuni casi, la droga sarebbe stata consumata pure direttamente sul posto. 

Un giro di spaccio che, stando a quanto emerso dalle indagini, stava diventando sempre più ampio e frenetico, al punto di attirare gli interessi di soggetti criminali di più alto profilo. Diversi sono infatti gli episodi in cui i pusher sono rimasti vittime di risse e pestaggi. Una crescita che è testimoniata anche dai riscontri dei militari: in particolare, il 4 ottobre del 2018, un minorenne è stato trovato in possesso di 30 grammi di hashish suddivisi in 40 dosi; due mesi dopo in casa di uno dei sei indagati i carabinieri hanno trovato un chilo e 600 grammi di marijuana, oltre 3,6 chili di hashish e 30 grammi di cocaina. Nel corso delle indagini, inoltre, tre persone sono già state arrestate. Non solo spaccio, dalle analisi delle telecamere è infatti emerso che due dei giovani coinvolti sarebbero gli autori del furto di materiale informatico nei locali della dismessa Consulta giovanile. Adesso, sono indagati anche per il reato di furto aggravato. 

Marta Silvestre

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