Ci sarebbe l’ombra di Matteo Messina Denaro sul patrimonio di un miliardo e 300 milioni di euro confiscato dalla Dia, la Direzione investigativa antimafia, al cosiddetto ‘re dell’eolico’, Vito Nicastri, imprenditore siciliano di 57 anni per il quale e’ scattato l’obbligo di soggiorno nel suo comune di residenza, Alcamo, in provincia di Trapani.
Si tratta della più cospicua confisca di beni (societàe conti correnti) mai effettuata in Italia, come spiega il direttore della Dia, Arturo De Felice: “Un modo per colpire al cuore l’aria grigia di Cosa nostra”.
Nicastri, secondo gli investigatori, e’ stato coinvolto in numerose inchieste, insieme a noti esponenti mafiosi, relazionandosi costantemente con personaggi organici a Cosa nostra. Una vicinanza che avrebbe favorito la sua ascesa: da elettricista a imprenditore specializzato nello sviluppo di impianti di produzione elettrica da fonti rinnovabili e leader nel settore, almeno nel Sud Italia
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