«Memoria e gratitudine». Con queste parole si è conclusa la cerimonia di consegna delle medaglie al merito civile a sei Comuni della «resistenza etnea» e delle onorificenze «al merito della Repubblica», che si è svolta oggi al Teatro Massimo Bellini.
Strazianti i racconti dei parenti di chi, con eroici atti di abnegazione, pagò con la vita la resistenza alle razzie dell’esercito nazista, durante la drammatica estate del 1943.
Dopo l’esibizione dell’orchestra del Teatro, aperta dall’esecuzione dell’inno di Mameli, i baby sindaci dei comuni della provincia hanno, prima, consegnato l’onorificenza di Commendatore al Comandate provinciale della Guardia di finanza di Catania, Antonino Raimondo, e quelle di Cavaliere al sovrintendente del Teatro Massimo Bellini di Catania, il maestro Giovanni Cultrera, al Luogotenente dell’Arma dei Carabinieri, Antonio Infusini, al Maresciallo aiutante della Guardia di finanza, Sebastiano Micalizzi, e al direttore dell’oratorio salesiano San Filippo Neri di Catania, Giuseppe Salamone.
Poi è stata la volta delle medaglie al merito civile, consegnate ai sindaci dei comuni di Belpasso, Mascalucia, Nicolosi, Pedara, Tremestieri Etneo e Valverde, accompagnati, sul palco, dai parenti degli eroi di quella lontana estate del 1943.
La consegna delle medaglie è stata preceduta dalle parole di Nicola Musumarra, coordinatore del Comitato per il riconoscimento della Resistenza etnea.
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