Gli investigatori, da prassi, non escludono ancora nessuna pista. Ma per fare luce sul duplice omicidio di ieri pomeriggio a Mazara del Vallo, la polizia è partita dal mondo dello spaccio. L’uomo ucciso, il trentenne Angelo Cannavò, aveva infatti piccoli precedenti per stupefacenti, e nel quartiere dove viveva insieme alla moglie – Rita Decina, 29 anni, uccisa anche lei -, negli ultimi mesi erano scattate diverse operazioni antidroga.
Sono attualmente in corso all’Istituto di medicina legale di Palermo le autopsie sui corpi di Cannavò e Decina, trovati nel condominio dove abitavano, in via Armida Borelli, con ferite e segni di violenza. In particolare avevano profondi tagli alla gola. La donna aveva anche alcune coltellate alla schiena. L’autopsia fornirà elementi utili agli agenti della squadra mobile di Trapani e del commissariato di Mazara che da ieri stanno portando avanti diversi interrogatori.
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