Mascalucia, aggredisce ed estorce denaro a 80enne Arrestato un 43enne etneo che terrorizzava l’anziano

Rapina aggravata, furto in abitazione ed estorsione ai danni di un anziano di 80 anni a Mascalucia. Sono questi i reati di cui dovrà rispondere Antonino Mario Grasso, catanese classe 1973, che è stato arrestato dai carabinieri della tenenza cittadina su richiesta della procura catanese. Una decisione, quest’ultima, che arriva al termine di una serrata attività investigativa diretta dalla magistratura. Indagini che sono partite dalle informazioni fornite da una cittadina in merito a una brutale aggressione subita dall’anziano a casa propria da parte di un tale Nino. Testimonianza grazie alla quale le forze dell’ordine sono riuscite a identificare la vittima, un anziano riservato che dapprima non voleva collaborare per paura delle eventuali ritorsioni di Grasso. Ragion per cui spiegava le evidenti escoriazioni al volto come il risultato di semplici traumi domestici.

Successivamente però l’ottantenne si è prima confidato con un conoscente e poi si rivolto ai carabinieri fornendo dettagli utili alla ricerca di Grasso. Le indagini dei militari hanno portato ad accertare che l’arrestato, dopo un iniziale rapporto fatto di visite di cortesia, aveva cominciato a costringere l’anziano a consegnargli somme di denaro dietro minacce di ritorsioni e in più occasioni si era introdotto casa sua, rubando. Il fatto che ha convinto l’ottantenne a non tacere più davanti alle violenze è stata un’aggressione avvenuta all’inizio di agosto quando Grasso – con un complice – si è prima introdotto nella sua abitazione approfittando della porta socchiusa e poi lo ha bloccato afferrandogli il collo e coprendogli il volto con una coperta. Nel frattempo il complice rubava un cellulare e alcune banconote di piccolo taglio

Al culmine dell’attività investigativa, nel corso di perquisizione domiciliare presso la casa di Grasso gli inquirenti hanno rinvenuto un televisore e un telefono di proprietà dell’anziano. L’arrestato è stato trasferito presso la Casa circondariale di piazza Lanza dove si trova a disposizione dei giudici. 

Redazione

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