Marsala, tre i candidati alle Primarie del Pd  I giovani sostenitori tra scuola, biblioteche e jazz

Si vota domenica per le Primarie del Partito democratico per scegliere il candidato sindaco di Marsala. Tre i candidati: Annamaria Angileri, Alberto Di Girolamo e Luigi Giacalone. Le loro storie personali e politiche, così come i loro programmi, sono stati diffusi, mentre poco si conosce dei loro giovani sostenitori e delle idee sulle politiche giovanili che si possono mettere in atto fin da subito nel quinto Comune siciliano per numero di abitanti. Si sono spesi in prima persona per questa campagna per le primarie tre giovani in particolare: Maria Zichitella, Nicola Fici e Daniele Nuccio.

Maria Zichitella, 21 anni, impiegata, sostiene Annamaria Angileri, 52 anni, dirigente scolastico
Tra la giovane e la candidata c’è innanzitutto un’amicizia. Ma, spiega Zichitella, sono tante le ragioni per cui sostiene la candidatura di Angileri. «Ha sempre lavorato con i giovani e per i giovani, e ha sempre visto i suoi allievi andare via da questa città. Quello che può fare fin da subito è dare una mano a quei ragazzi che intendono intraprendere un’attività d’impresa e di lavoro autonomo fornendo un prestito di 15-20 mila euro, ovviamente su graduatorie di merito, che verrà risanato nel corso del tempo. In più questi giovani potranno usufruire di un ufficio apposito, composto da professionisti, per essere supportati nella fase di start-up e risolvere tutte le pratiche di natura burocratica». Un altro settore di sicuro interesse per una eventuale sindacatura di Angileri è la scuola. «I nostri ragazzi ci vanno con autobus disastrati, stracolmi e non puliti – racconta Zichitella -. La prima cosa da risolvere sarà l’efficienza dei servizi scolastici come i trasporti e la mensa, ma anche il supporto psicopedagogico nelle scuole e gli interventi sulla sicurezza». E dalla scuola alla cultura il passo è breve: «Vogliamo fare di Marsala il centro di un distretto culturale evoluto – conclude la giovane sostenitrice -. Entrare nel circuito del mito e dei teatri di pietra. Aprire delle biblioteche di quartiere realizzate anche grazie alle donazioni. E infine una chiara programmazione culturale estiva con spettacoli, mostre, concerti, incontri».

Nicola Fici, 29 anni, ex consigliere comunale, sostiene Alberto Di Girolamo, 77 anni, cardiologo in pensione e segretario del Pd di Marsala
«Perché predilige il concetto di squadra e il lavoro condiviso», spiega Fici. Le politiche giovanili contenute nel programma di Di Girolamo ruotano attorno alla scuola, allo sport e all’ambiente. «Per la scuola si possono fare dei gemellaggi con gli istituti delle città collegate a Marsala, sfruttando le tratte offerte dall’aeroporto di Birgi al fine di incrementare il turismo culturale giovanile. Per aiutare i giovani studenti, poi, abbiamo in mente di realizzare delle postazioni dotate di computer per trasformare la biblioteca comunale in un’efficiente aula studio informatizzata». E i progetti si estendono allo sport, con il piano di ultimare i lavori al palazzetto dello sport, da poter utilizzare anche per i concerti. «Si possono fare delle concessioni ad associazioni giovanili di campi sportivi di proprietà comunale derivanti da interventi di lottizzazione», spiega Fici. Che sull’ambiente, infine, anticipa: «Vogliamo realizzare degli eco point da affidare ai giovani imprenditori per una maggiore efficienza nel servizio di raccolta differenziata. Poi si possono realizzare delle piste ciclabili nelle vie adiacenti al centro storico con contestuale istallazione di punti bike sharing».

Daniele Nuccio, 27 anni, conduttore radiofonico, sostiene Luigi Giacalone, 59 anni, sindacalista della confederazione artigiani Cna
Concretezza, vicinanza alle piccole imprese e volontà di elaborare dei progetti rivolti alle periferie. Ecco i motivi per cui Nuccio ha deciso di appoggiare la candidatura di Giacalone. «Le politiche giovanili devono partire dalla scuola, esattamente dalle attività extra-curriculari che a Marsala si sono sempre svolte al complesso monumentale San Pietro – spiega -. Vogliamo migliorare lo stato del complesso, deve ritornare a essere il polmone culturale della città. Questo implica un miglioramento delle strutture e degli spazi, un ammodernamento della biblioteca comunale, trovare un accordo con il conservatorio Antonio Scontrino di Trapani affinché si istituisca la classe jazz a Marsala, che potrà studiare proprio nelle aule superiori del complesso». E il jazz fa da filo rosso anche nell’offerta turistico-culturale immaginata da Nuccio, con al primo posto il ritorno del Marsala Jazz Festival. «Ci vuole un’azione sinergica tra l’amministrazione e i privati, ne trarrebbe vantaggio non solo la nostra città e quindi anche i giovani, ma anche i vari consorzi legati al vino che promuoveranno sicuramente la manifestazione». Sempre da recuperare, secondo Nuccio, è poi il Marsala Film Festival. «Si faranno rassegne cinematografiche rivolte al cinema indipendente su base regionale e dei workshop dedicati», conclude.

Valentina Conticello

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