La Riserva naturale dello Stagnone rischia la desertificazione. A lanciare l’allarme è l’associazione Vivere Marsala che in un video mostra il degrado in cui versa la laguna protetta. Da quando è iniziata la stagione estiva, all’interno della spiaggia di San Teodoro (di fronte l’Isola Lunga) si è formata una secca, a causa dei detriti e dei rifiuti spinti nella laguna dal fiume Birgi. Le conseguenze sono l’innalzamento dei fondali e l’aumento della temperatura, non essendoci più un ricambio dell’acqua, portando così a un visibile deterioramento della flora e della fauna dello Stagnone.
«Bisogna intervenire al più presto – denuncia Paolino Maltese, portavoce di Vivere Marsala –, con l’arrivo della stagione invernale il fenomeno sarà più evidente perché con le piogge torrenziali il fiume porterà all’interno della riserva molti più detriti e rifiuti». La fonte del fiume Birgi, che si trova nei pressi della Montagna Grande, a Salemi, è diventata una discarica a cielo aperto. Il Birgi non avendo ricevuto negli ultimi anni nessuna manutenzione, porta fino alla foce – che si trova nei pressi dell’aeroporto Vincenzo Florio – tutto ciò che trova nel suo corso, compresi i rifiuti della discarica di Contrada Borranea.
La riserva dello Stagnone è la più vasta laguna siciliana e le varie amministrazioni comunali che si sono succedute hanno promesso di avviare l’iter per il riconoscimento di patrimonio Unesco, insieme alle saline di Trapani e Paceco. L’ultimo ad annunciare questa possibilità è stato l’assessore regionale ai Beni Culturali Antonio Purpura, in un incontro che si è svolto in aprile a Palermo insieme a varie associazioni e consorzi della provincia di Trapani.
La Riserva, creata nel 1984, si trova nel territorio del comune di Marsala, nel tratto di mare compreso tra capo San Teodoro e capo Lilibeo, e comprende le quattro isole di Mozia (antica città fenicia), Isola Lunga, Schola e Santa Maria. Fanno parte dello Stagnone anche le saline costiere di San Teodoro, Genna ed Ettore Infersa. Fino a oggi la laguna è stata gestita dalla provincia regionale di Trapani, ma dopo l’sos. lanciato dai ragazzi di Vivere Marsala, il sindaco Alberto Di Girolamo, recentemente eletto, ha deciso di accogliere l’appello ufficializzando l’istanza di ottenere in affidamento la gestione della Riserva naturale.
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