Uno, due, tre, forse quattro parlamentari regionali potrebbero essere dichiarati decaduti. Tutto dipende dal pronunciamento del Tribunale di Palermo, sezione civile, atteso per il prossimo 2 dicembre. A dare fuoco alle polveri è il ricorso presentato da Pietro Rao, che chiede di far decadere da deputata dellArs, Marianna Caronia.
Sia Rao, sia la Caronia sono stati eletti nel 2008 nel Movimento per lautonomia di Raffaele Lombardo. Poi Marianna Caronia ha lasciato gli autonomisti per passare prima nel Pdl, poi nellUdc (con la benedizione del leader del partito, Pierferdinando Casini) e, infine, nel Pid (Popolari per lItalia di domani) dove attualmente milita. Tra un passaggio e laltro è andata a ricoprire la carica di vice sindaco di Palermo. Per poi litigare con il primo cittadino del capoluogo dellIsola, Diego Cammarata, che, in pratica, lha messa fuori dalla giunta comunale.
Il punto dolente è proprio questo: lavere occupato, contemporaneamente, il ruolo di deputato regionale e quello di vicesindaco di Palermo. Comè noto, il tempo in cui un parlamentare poteva ricoprire senza problemi anche la carica di amministratore di un Comune si è chiusa con due sentenze della Cortte Costituzionale: la numero 143 del 2010 e, soprattutto, la numero 294 dello scorso ottobre. Questultima è la sentenza che ha costretto lattuale sindaco di Catania a dimettersi da senatore della Repubblica (in pratica, Stancanelli è stato costretto a scegliere: o senatore, o sindaco di Catania: e lui ha optato per la carica di primo cittadino allombra delEtna).
Alla luce dellultima sentenza della Consulta la poltrona di Marianna Caronia a Sala dErcole adesso vacilla. E questa è la prima notizia. Cè anche una seconda notizia. Nel caso in cui Marianna Caronia dovesse attumbuliare – cioè nel caso in cui il Tribunale civile di Palermo dovesse dichiararla decaduta – anche le poltrone di altri tre deputati regionali sarebbero a rischio. Si tratta Salvino Caputo e Francesco Scoma, entrambi del Pdl, e di Nino Dina, che di recente ha lasciato il Pid per ritornare nellUdc (tutte tre hanno cumulato, infatti, la carica di parlamentare regionale con quella di amministratore degli enti locali).
I tre non decadrebbero subito, ma dopo un eventuale ricorso. Che sarebbe quasi automatico nel caso in cui i giudici dichiarassero decaduta la Caronia (in realtà, un ricorso contro di loro cè già: lo ha presentsato il parlamentare nazionale del Pd, Tonino Russo, che avrebbe voluto scalzarli dai Comuni che amministravano: ora, però, i tre rischiano di lasciare in malo modo lArs).
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