Quella che doveva essere una manifestazione davanti a Palazzo delle Aquile per chiedere il dissequestro della nave Mare Jonio, ferma al porto di Lampedusa, si è trasformata in un’assemblea a Sala delle Lapidi. Protagonisti gli attivisti della Ong Mediterranea Saving Humans, le istituzioni, tanti gli assessori presenti da Catania a Darawsha fino a Marano, con in testa il vicesindaco Fabio Giambrone e il sindaco Leoluca Orlando e una folla di cittadini intervenuti per l’occasione, che hanno riempito ogni spazio possibile dell’aula. «Quella di Palermo è l’unica iniziativa in Italia che si svolge all’interno del palazzo di un Comune», dice Claudio Arestivo di Moltivolti.
Poi risuonano tra gli scranni le parole di Alessia Sciurba, portavoce di Mediterranea e del deputato Leu Erasmo Palazzotto, in collegamento da Lampedusa. «Aspettiamo che si concluda l’interrogatorio del comandante Marrone – afferma Sciurba -. Il nostro equipaggio è composto da marittimi, uomini di mare, che non capiscono quello che sta succedendo attorno al gesto di salvare persone in difficoltà e portarle in un porto sicuro. Da parte nostra non c’è nessuna paura ma la certezza che questo viaggio che abbiamo fatto insieme continuerà». Il collegamento prosegue con un cenno alla «campagna denigratoria contro Luca Casarini – dice Palazzotto – che in realtà è il capo missione che ha portato in salvo 49 persone rispetto a un uomo che domani si dovrà vergognare delle sue politiche. Qualunque inchiesta si apra su Mare Jonio non farà altro che riaffermare i diritti che qualcuno vorrebbe cancellare. Il nervosismo di Salvini ci dice che stiamo vincendo».
Infine Orlando ha preso la parola: «Sono complice di chi salva vite umane e rispettoso della magistratura. Ieri il tribunale di Firenze ha detto che le 60 firme che ho messo sui documenti registrati all’anagrafe sono legittime. Esiste la Costituzione e il sindaco deve rispettarla». E poi aggiunge: «Annuncio che conferirò la tessera preziosa del Mosaico Palermo, il massimo riconoscimento che può dare il Comune al comandante Marrone e all’equipaggio dell’intera Mare Jonio. E se qualcuno dovesse avvicinarmi per dirmi di stare attento gli dirò che non mi sono mai avvalso e mai lo farò dell’immunità parlamentare. Mediterranea e Mare Jonio appartengono alla Costituzione che difende i diritti umani».
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