IL SINDACO DI AGRIGENTO SI DISSOCIA DAGLI ESAGITATI DELLA CORRENTE RENZIANA DEL PD SICILIANO
Conoscendo la sua natura di moderato, era sembrato strano che Marco Zambuto, Sindaco di Agrigento, candidato nel PD alle elezioni europee si unisse al coro dei ‘capibastone’ dei renziani siciliani. Troppo intelligente per unirsi agli estremismi verbali e verbosi dei vari Davidi Faraoni e Fabrizi Ferrandelli che non perdono occasione per attaccare il segretario regionale del Partito Democratico siciliano, Fausto Raciti.
Sia chiaro: Faraone e Ferrantelli si sono infilati nel vicolo cieco del Governo di Rosario Crocetta bis: un Governo che in Aula è senza maggioranza e che brancola nel buio. Da qui il loro nervosismo, tipico di quelle mosche prigioniere dentro una bottiglia con un minuscolo foro nel tappo che consente il passaggio del po’ di aria: aria che consente alle stesse mosche di sopravvivere…
‘Incaprettati’, anzi, auto-‘incaprettati’ a Palazzo d’Orleans, sede del Governo della Regione, i renziani siciliani si chiedono sgomenti: ma come?, a Roma comandiamo & ‘spatuliamo’ e qui a malapena sopravviviamo? Così sbraitano, si dimenano, ululano, abbaiano, nitriscono, barriscono, digrignano i denti come le anime perdute…
Peccato che non tutti i renziani li inseguano. Ci sono anche quelli che continuano a fare politica. Come, per l’appunto, il Sindaco di Agrigento, troppo sveglio per auto-incaprettarsi in campagna elettorale. Dice Zambuto:
Le ricostruzioni giornalistiche dellassemblea di ieri tenuta dallarea Renzi sono fantasiose e prive di fondamento, frutto soltanto dellirresponsabilità di chi vuole ulteriormente destabilizzare il quadro politico.
Una riunione, invece, partecipata, di ampio confronto e franca, comè dabitudine, tesa alla ricerca della convergenza unitaria di tutto il PD in sintonia e sostegno con il rilancio dellazione del Governo: questi i temi discussi nellinteresse della Sicilia e non, invece, il lancio di aut-aut verso nessuno, meno che mai verso il segretario regionale il quale rappresenta il momento di sintesi politica che è auspicabile ricomporre urgentemente e nella quale tutti devono potersi riconoscere”.
Il finale del comunicato è una ‘lezione’ di politica agli esagitati della corrente del PD nella quale, purtroppo per lui, è finito:
“Unità, responsabilità e tenace ricerca delle vie del dialogo tra partito e Governo in un recuperato clima di serenità e confronto costruttivo: queste le parole dordine e limpegno dei renziani di Sicilia.
Si vede che dietro Marco Zambuto c’è un grande politico, no?
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