Violenza sessuale, lesioni gravissime e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. È con queste accuse che è stato arrestato ieri pomeriggio Marco Lalicata, il cittadino danese (classe 1989) noto ai catanesi per la sua fattoria itinerante. Ieri pomeriggio, poco prima delle 17, una giovane donna, seminuda e con il volto tumefatto, si è presentata nella sede della polizia scientifica di via Roccaromana. A breve distanza dal rudere in cui il ragazzo si sarebbe nuovamente stabilito, dopo un primo sgombero, alcune settimane fa. La donna sarebbe la stessa che, negli ultimi quattro anni, ha accompagnato Marco nei suoi viaggi. Sarebbe lei ad avere raccontato alle forze dell’ordine di essere appena stata picchiata e violentata.
Pochi minuti dopo, all’arrivo di una volante, si presenta sul posto anche Marco il danese. Che, alla vista degli agenti, avrebbe ammesso di avere aggredito la ragazza, proprio nella struttura abbandonata lì vicino. La questura, in una nota inviata alla stampa, precisa che Marco avrebbe confessato «con atteggiamento di vanto». La vittima è stata immediatamente trasportata in un ospedale di Catania, dove è stata ricoverata per le «gravissime lesioni riportate».
Nel frattempo, il rudere di via Roccaromana è stato perquisito. All’interno sono stati trovati 7,5 grammi di marijuana, un bilancino di precisione e del denaro. Tutto è stato sequestrato. Marco Lalicata è stato trasferito nel carcere di piazza Lanza, in attesa della convalida del fermo. Da quando Marco ha cominciato a farsi vedere in giro per Catania con i suoi animali, in diverse circostanze era stato accusato di avere aggredito la compagna, una ragazza colombiana, che vive con lui. Ma nessuna di queste voci era mai stata confermata.
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