«Farina, in campagna senza mani in pasta!» Con questo slogan ironico si chiude il lungo post, pubblicato su Facebook qualche giorno fa, con il quale Marco Farina, Presidente dell’associazione no profit Hryo (Human right youth organization), si propone come candidato sindaco di Palermo alle prossime elezioni. Un post a metà tra il serio e il faceto, che però sul web in molti hanno preso sul serio manifestando il proprio sostegno nei confronti del giovane attivista. Farina, da sempre impegnato nel sociale nei quartieri più difficili della città oltre che nella lotta a difesa dei diritti umani, scrive di sentire l’esigenza di affiancare al suo impegno civico anche un impegno politico più forte per Palermo, candidandosi allo scranno più alto di Palazzo delle Aquile.
Raggiunto al telefono, il Presidente di Hryo, conferma la volontà di presentare una lista nonostante tutto sia partito come una provocazione. «Volevo dare un dare un segnale per sottolineare il fatto che c’è un forte distacco con i partiti che nelle dinamiche decisionali continuano a snobbare i giovani – spiega – Questa candidatura non è solo personale, ma coinvolge altri ragazzi impegnati da anni politicamente, le sinistre giovanili, i movimenti non violenti e pacifisti che in questi anni non hanno trovato interlocutori e sono stati esclusi dalla politica attiva». Farina ribadisce come questa candidatura – che lui stesso definisce proveniente «dal basso, senza giochi di potere, genuina» – sia in contrasto con le quelle già ufficiali: il sindaco uscente Leoluca Orlando, in trattativa per ottenere il sostegno del Partito democratico, Fabrizio Ferrandelli leader de I Coraggiosi, che ricalcano le logiche del passato con un ritorno a cinque anni fa.
Alla domanda su quali sarebbero le priorità da sindaco, Farina sottolinea la lotta alla povertà, partendo dalle periferie e alle zone emarginate, il rafforzamento della partecipazione e della cittadinanza attiva e, in linea con il suo impegno nella difesa ai diritti umani, rendere operativa la Consulta per la pace di cui lui stesso è promotore e di cui soltanto la settimana scorsa si è avuta la nomina dei componenti da parte del Comune. I feedback positivi hanno innescato una serie di consensi e di risposte che adesso sembrano doversi concretizzare e strutturare per trasformare questo processo in divenire in una candidatura ufficiale con la raccolta delle firme.
Farina va ad aggiungersi alla lista degli outsider della politica che negli ultimi giorni si sono proposti alla guida della città di Palermo, dal collaboratore delle Iene, Ismaele La Vardera, e il candidato dei Cinquestelle, l’avvocato Ugo Forello. Non è dato sapere se nelle intenzioni di Farina ci sia o meno quella di portare avanti il progetto di una candidatura, di certo c’è che, provocazione o meno, la sua proposta ha ottenuto il favore di tanti giovani, tanto da essere un nome potenzialmente attendibile nel panorama che si sta delineando.
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