Forse è davvero la volta buona. Otto mesi dopo la conclusione di Manifesta, il Comune di Palermo accerta la riuscita del progetto realizzato dalla biennale d’arte contemporanea che ha riguardato «la riqualificazione urbana e la sicurezza della zona Nord» e stabilisce che dall’ex bando periferie (bloccato l’anno scorso dall’attuale governo Lega-5stelle e successivamente sbloccato) sono in arrivo 800mila euro che serviranno a coprire le ultime spese sostenute da Manifesta nel periodo che va dal 16 giugno al 4 novembre 2018.
Ora si attende l’ok della presidenza del consiglio dei ministri. Un sì che dovrebbe essere scontato, perché il governo nazionale dovrà pronunciarsi esclusivamente sul rendiconto delle spese. Allo stesso tempo, però, con la delibera di giunta n°108 il Comune avvisa che «il presente provvedimento non crea alcuna aspettativa nella fondazione Manifesta».
Un iter comunque complicato e che ha reso finora impossibile per la fondazione Manifesta, diretta da Roberto Albergoni, pagare i compensi ad artisti, tecnici e creativi che hanno lavorato l’anno scorso. Considerando anche che neppure il Comune ha potuto ricorrere ad anticipazioni di cassa, così come accertato dalla Corte dei Conti a marzo 2018.
Era il 30 dicembre 2014 quando fu istituita la fondazione Manifesta, che vedeva come socio unico fondatore il Comune di Palermo e che riportava al suo interno già la data di scadenza, ovvero il 31 dicembre di quest’anno. Per quella data il presidente Roberto Albergoni conta di consegnare alla città un rinnovato e funzionale teatro Garibaldi, finora sede amministrativa della fondazione, adeguando gli impianti luci, audio e proiezione. Da marzo poi la fondazione ha realizzato un regolamento per l’utilizzo del teatro da parte di terzi.Anche se non è ancora chiaro l’uso che intende farne il Comune – probabile un bando per la successiva gestione, mentre nel frattempo l’uso del bar interno se l’è aggiudicato il ristorante coworking Moltivolti.
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