Il loro incontro indesiderato era avvenuto alla fine dello scorso maggio. Poi, la scorsa settimana, vicino alla stazione centrale di Catania, una 41enne lo ha incrociato di nuovo e subito riconosciuto. Sarebbe quell’uomo sulla cinquantina, capelli scuri un po’ brizzolati, robusto e alto circa un metro e settanta, il maniaco dei piedi che in modo seriale avrebbe molestato varie donne in città seguendo sempre, a detta delle testimonianze, la stessa tecnica d’approccio. La donna, una professionista non catanese, spiega a MeridioNews di non avere denunciato subito per non sentirsi criticata per la sua presunta «ingenuità». Rincontrarlo per strada, stavolta, l’ha spinta ad agire.
«Quando l’ho rivisto mi sono sentita male e non ho avuto dubbi, era lui». La donna, che era in compagnia del marito, ha così chiamato una pattuglia della polizia municipale di Catania. Gli agenti hanno identificato l’uomo e preso atto delle dichiarazioni della professionista. Tutto è poi finito in una denuncia per violenza sessuale presentata alla questura etnea, con l’assistenza dell’avvocata Stefania Amato. «Ho letto degli altri casi – racconta ancora la donna – trovando delle corrispondenze inquietanti fra quanto raccontato dalle altre vittime e quello che mi è successo».
Nel primo pomeriggio di quella giornata di quattro mesi fa, la donna si trovava seduta su una delle panchine del Passiaturi, lungo via VI aprile, quando il feticista dei piedi si sarebbe avvicinato per chiederle un’informazione stradale. Da lì il consueto scambio di battute «con grande cortesia da parte sua» e la conversazione che vira, anche perché la donna soffre di fascite, su calzature indossate, malesseri e problemi di postura sempre legati ai piedi. «Posso dare un’occhiata? Sono uno specialista, esperto di massoterapia podalica»: così, secondo il racconto della donna, l’uomo si sarebbe qualificato. Stesso riferimento testimoniato a MeridioNews, più di due anni fa, dalla 27enne scampata alla molestia in piazza Roma.
«Mi aveva spinto a fidarmi di lui, voleva che togliessi anche le calze – riporta la donna – e poi di colpo ha spostato il mio piede, prima appoggiato sulla gamba, ai suoi genitali». La 41enne a quel punto lo avrebbe respinto per allontanarsi sotto choc. Simile era stato anche il racconto fornito a MeridioNews dalla turista aggredita ad agosto in viale Jonio. Il disorientamento di allora è stato messo da parte: «Non ho subito chiamato la polizia perché mi sentivo una stupida – confessa ancora – ma adesso spero che la mia denuncia possa servire a qualcosa, anche a fare parlare altre possibili vittime. Quest’uomo è a piede libero e potrebbe anche intercettare delle ragazzine».
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