Maltempo, piana di Catania allagata «La produzione autunnale è perduta»

«Non siamo nemmeno in grado di calcolare i danni. In alcuni punti l’acqua ha raggiunto anche il metro e mezzo e la produzione autunnale è perduta». Secondo Giovanni Selvaggi, presidente della sezione etnea di Confagricoltura, i danneggiamenti nella piana di Catania causati dal maltempo della scorsa settimana sono enormi. E ancora non è possibile quantificarli perché a essere colpito è anche il settore allevamento. «Chi aveva seminato erbai – le colture destinate ad alimentare il bestiame, ndr – sarà in grosse difficoltà. Dovrà ricomprare tutto. Ci sarà chi potrà farlo, ma anche chi non potrà permetterselo». Problemi anche per i prodotti autunnali: persi i raccolti di carciofi e zucchine; a rischio anche la raccolta di agrumi, già compromessa dalla grandinata che lo scorso settembre ha colpito il Calatino.

L’area maggiormente colpita «è di oltre duemila ettari, non sappiamo quante sono le aziende agricole coinvolte». La zona è quella di Passo Martino, al confine tra le province di Catania e Siracusa, tra il capoluogo etneo, Belpasso e Lentini. A determinare i danni maggiori è stata l’esondazione del torrente Gornalunga che sfocia nel fiume Simeto. «A detta di qualcuno, potrebbe esserci stata anche l’apertura delle dighe – prosegue Selvaggi – Nel punto in cui siamo probabilmente potrebbe essere stata la diga dell’Ogliastro». 

Fabio Bizzini, dirigente generale del Consorzio di bonifica 7, respinge un’ipotesi del genere. «La diga, anzi, ha protetto tutti i territori a valle», assicura Bizzini. Il bacino «è in grado di incamerare 110 milioni di metri cubi di acqua – precisa il dirigente – Al momento siamo a 46 milioni». La pioggia dello scorso fine settimana ha determinato «un aumento della quota di cinque milioni di metri cubi che, se non ci fosse stata la diga, sarebbero finiti a valle».

Nel frattempo l’attività agricola è quasi ferma. «Dobbiamo ancora capire quando quest’acqua andrà via», continua Giovanni Selvaggi. «Chi doveva seminare il grano per la normale rotazione, non riuscirà a farlo perché il terreno sarà trattabile non prima di gennaio». 

Quello che Confagricoltura chiederà nei prossimi giorni è la dichiarazione dello stato di emergenza. «Speriamo che le autorità facciano almeno una delimitazione dei danni». Inoltre «chiediamo una moratoria per il pagamento dei contributi previdenziali e fiscali per le province di Catania e Siracusa. Il governo nazionale deve darci maggiore attenzione», conclude. 

Carmen Valisano

Recent Posts

Grammichele: gambizzato un pregiudicato dopo una lite per la figlia, arrestati tre giovani

Un pregiudicato 40enne di Grammichele gambizzato con due colpi di pistola nella piazza centrale della…

1 ora ago

A Catania «la povertà è allarmante»: dalla Caritas 13mila interventi in più dell’anno scorso

Catania è sempre più povera. Lo rilevano i numeri dei servizi della Caritas diocesana presentati…

2 ore ago

Catania, video sui social per istigare contro i carabinieri dopo il sequestro dei cavalli

«Riuniamoci e facciamogli guerra». Video pubblicati sul suo profilo social da un 60enne catanese, già…

2 ore ago

Tartaruga trovata morta in una spiaggia a San Leone. Mareamico: «Uccisa dalla plastica»

Una grossa tartaruga Caretta caretta è stata trovata morta in una spiaggia a San Leone,…

2 ore ago

Sequestri, arresti e denunce per smaltimento illecito di rifiuti in tre province

Ci sono anche province siciliane tra le 33 in tutta Italia in cui la polizia…

3 ore ago

Ispica, una casa in centro come base di spaccio: il segnale ai clienti per lasciare i soldi sul davanzale

Una casa nel centro storico di Ispica (in provincia di Ragusa) trasformata in un bunker…

3 ore ago