Sabato scorso Licata, oggi Ribera. L’Agrigentino continua ad essere sferzato dal maltempo. La pioggia non dà tregua e proprio nel giorno in cui era prevista una nuova allerta meteo a Licata (città messa in ginocchio dal nubifragio di pochi giorni fa, che ha provocato danni per milioni di euro), è Ribera, grosso centro agricolo della provincia di Agrigento, famoso per le arance rosse, a finire sott’acqua.
Qui piove ininterrottamente dalle prime ore del mattino di oggi e la strada statale 115, che passa proprio accanto a Ribera, è stata chiusa al traffico all’altezza del fiume Verdura. Il corso d’acqua, infatti, continua ad alzarsi a vista d’occhio e ha raggiunto l’altezza del ponte di Caltabellotta. Con il trascorrere dei minuti il rischio di esondazione diventa sempre più concreto. La decisione di chiudere la statale è stata presa dall’Anas, in via precauzionale. Infatti se il Verdura dovesse esondare, l’acqua finirebbe quasi certamente sulla statale, che è sempre molto trafficata, ad ogni ora del giorno, e metterebbe in pericolo gli automobilisti in transito.
Sul posto ci sono, oltre ai tecnici del Comune, i responsabili della Protezione Civile provinciale e di quella regionale. Il monitoraggio viene eseguito in continuazione. Intanto continua a piovere e se non dovesse smettere non ci sarebbe modo di evitare lo straripamento. Ovviamente tutti coloro i quali risiedono nei pressi del corso d’acqua sono stati fatti allontanare. Gli allagamenti nel centro urbano riguardano diversi quartieri, con garage, abitazioni e negozi allagati. È allagato anche l’istituto Francesco Crispi dove sono state attivate le idrovore nel tentativo di liberare le aule dall’acqua. I detriti, inoltre, hanno occupato buona parte delle strade che collegano Ribera ai centri vicini ed i vigili del fuoco sono al lavoro per liberarle dal fango.
Intanto, però, è stato il sindaco Carmelo Pace ad annunciare che la situazione è molto più grave di quanto si possa immaginare. «Praticamente – ha detto il primo cittadino – siamo isolati, tutte le strade che dalla città conducono alla 115 sono invase dai detriti, e identica situazione si registra sulle arterie che collegano Ribera con i centri vicini. È crollato parte del muro di cinta dell’istituto Francesco Crispi e stiamo monitorando la situazione di altri siti».
Di acqua ne è caduta, addirittura più di quella finita su Licata sabato scorsa. Allora erano caduti 166 millimetri di pioggia, a Ribera siamo già a quota 197 millimetri. Situazione difficile anche a Sciacca, dove il sindaco Fabrizio Di Paola ha invitato tutti i cittadini a «non uscire di casa, se non per estreme necessità». Secondo di Paola sono interrotti o in gravi difficoltà, «i collegamenti dell’intero circondario, in particolare fra Ribera e Menfi». Proprio a Sciacca, in serata è arrivata la notizia di un disperso: si tratta di Vincenzo Bono, allevatore di 60 anni, la cui auto è stata trovata in località Muciare dentro un torrente.
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