Disagi a causa del
maltempo nell’Agrigentino. A Licata, alle 7.30 è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per consentire ai residenti in contrada Marcotto, nella periferia della città, di uscire di casa. Le piogge, cadute abbondanti nel corso della notte, avevano completamente allagato la zona. In alcune aree l’acqua è arrivata fino a 15 centimetri di altezza, invadendo rimesse per le auto e case al piano terra. I residenti, una volta svegli e pronti per andare al lavoro, si sono resi conto che non c’erano le condizioni per uscire di casa. Allora sono stati avvertiti i pompieri che hanno raggiunto la contrada e azionato le idrovore. In un’ora hanno prosciugato l’acqua quel tanto che bastava per liberare le abitazioni.
Allagamenti anche nella zona di
Fondachello-Playa, già colpita negli scorsi mesi dalle violenti piogge, che avevano creato danni alle case e agli esercizi commerciali, che avevano dovuto fare i conti con l’acqua che entrava all’interno dei negozi. A Mollarella, zona agricola vicino al mare, uno dei canali di scolo che raccolgono l’acqua del fiume Salso è tracimato riversandosi nei terreni circostanti.
Sempre a Licata un
blackout di oltre due ore ha interessato gran parte del centro abitato. Niente corrente elettrica dalle 4 alle 6 del mattino: a soffrire i disagi maggiori sono stati i titolari dei panifici, che lavorano di notte, e i bar che aprono all’alba per servire il caffè. In città le scuole sono rimaste chiuse. L’ordinanza l’ha emessa, ieri sera, il sindaco Angelo Cambiano a scopo precauzionale, in considerazione del fatto che la Protezione civile ha diramato l’allerta arancione.
Ma Licata non è l’unica città dell’Agrigentino in cui gli studenti sono rimasti a casa.
Scuole chiuse anche ad Agrigento, Sciacca, Cammarata, Porto Empedocle, Palma di Montechiaro, Ribera, Menfi, Bivona, Alessandria della Rocca, Cattolica Eraclea, Cianciana, Siculiana, Casteltermini, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina e Santa Elisabetta.
Nel capoluogo,
allagamenti si sono registrati in via degli Ulivi e via dei Fiumi, mentre in via delle Dune, nella frazione balneare di San Leone, un’auto è rimasta impantanata ed è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco per liberarla dal fango. Pompieri al lavoro anche sulla statale 626, vicino a Canicattì, per un albero crollato sulla strada. Di conseguenza traffico bloccato fino a quando l’albero non è stato rimosso. Rimane grave la situazione nei pressi della miniera di Cozzo Disi dove, ieri pomeriggio, un masso è caduto sulla provinciale 22 bloccandola. Al lavoro sul posto tecnici ed operai dell’ex Provincia regionale di Agrigento, che hanno sottolineato la possibilità di altri cedimenti, anche nei tratti a ridosso del Comune di Casteltermini e della strada statale 189 Agrigento-Palermo. Che al momento è raggiungibile dalla strada provinciale 21 Passofonduto-Casteltermini. Provvisoriamente chiuso anche un tratto di strada statale 118, tra Cianciana e Raffadali, a causa della caduta massi.
Il Libero consorzio comunale ha inoltre chiuso al traffico, con provvedimento d’urgenza, due strade provinciali: la
38 Licata-Agrigento e la 67 Licata-Torre di Gaffe.
Problemi anche ai treni. La circolazione ferroviariaè rallentata sulla linea Palermo-Agrigento, fra
Acquaviva-Casteltermini e Cammarata-San Giovanni Gemini, mentre sulla Agrigento-Caltanissetta disagi fra Racalmuto e Canicattì.
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