C’è una svolta nelle indagini sull’omicidio di Nunziata Sciavarrello, avvenuto a Maletto la sera del 25 gennaio scorso. Dopo un ulteriore sopralluogo del reparto Sis (sezione investigativa scientifica) dei carabinieri nell’appartamento di via Spatafora, sarebbe stata ritrovata l’arma usata, presumibilmente, per compiere il delitto. La perquisizione ha portato al sequestro di un martello, che si trovava in un mobiletto vicino l’ingresso, e su di esso sarebbero state rilevate delle tracce di sangue.
Il ritrovamento, frutto di un minuzioso lavoro di ricerca e indagine, potrebbe imprimere un’accelerazione decisiva alle indagini, se non chiudere definitivamente il caso. Se i primi riscontri venissero confermati, si aggraverebbe la posizione di Valentino Saitta, figlio di Nunziata Sciavarello, che attualmente è l’unico indiziato. Dopo la scoperta, il magistrato che segue il caso ha richiesto l’incidente probatorio, un istituto che consente di anticipare, rispetto al dibattimento, la fase di formazione della prova, e di collocarla durante le indagini preliminari.
Il martello è stato posta sotto sequestro, e sarà esaminato minuziosamente nei laboratori del Sis. Al momento l’indagato è ancora in attesa di essere trasferito in un istituto idoneo.
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