Mai più fascismi, in duecento firmano appello in città «Bisogna tutelare la democrazia e la Costituzione»

Stamattina sotto i portici di via Ruggero Settimo sono stati tanti i palermitani che hanno manifestato solidarietà e firmato l’appello di Cgil e Anpi intitolato Mai più fascismi. L’iniziativa è promossa da 23 associazioni, partiti, sindacati, movimenti democratici nazionali preoccupati dal moltiplicarsi di organizzazioni neofasciste e neonaziste.

Presenti alla raccolta delle firme il segretario generale Cgil Palermo Enzo Campo, Ottavio Terranova, presidente Anpi Palermo e vicepresidente nazionale  e Angelo Ficarra, vicepresidente vicario Anpi Palermo. «I cittadini si sono dimostrati molti disponibili a firmare il nostro appello per difendere la democrazia nel nostro Paese – sottolinea Campo – almeno 200 persone si sono fermate e hanno sottoscritto il nostro documento promosso non soltanto da Cgil e Anpi ma anche da tutto il mondo dell’associazionismo che qui rappresentiamo. Riteniamo questa risposta un fatto positivo e continueremo a impegnarci nelle nostre sedi sindacali e nelle nostre camere del lavoro. Ci prepariamo con le organizzazioni firmatarie di questo appello alla manifestazione che ci sarà sabato pomeriggio prossimo a Roma».

La rinascita di organizzazioni e iniziative di stampo neofascista o neonazista in Italia preoccupa su più fronti. Palermo non fa eccezione. Solo qualche giorno fa militanti di Forza Nuova hanno deciso di effettuare ronde sul 101 per – sostenevano – difendere gli autisti dell’Amat da possibili aggressioni. La vicenda ha suscitato numerose polemiche: «Abbiamo subito risposto e chiesto all’amministrazione e all’Amat che fosse impiegato sugli autobus del loro personale – aggiunge Campo -.  In questa città il movimento dei lavoratori, la Cgil, il mondo dell’associazionismo e la società civile non permetteranno queste iniziative da parte di questo tipo di radicalismo, che fanno della sicurezza delle persone, che in sé è un tema da affrontare, forme di rigurgiti neofascisti. Le contrasteremo con l’attività quotidiana rappresentata dall’impegno per il lavoro e i diritti. Non credo che ci si debba preoccupare eccessivamente però bisogna tenere alta la guardia per difendere la democrazia e la Costituzione italiana».