Un appartamento, due automobili, una moto e una rosticceria, per un valore complessivo da 250mila euro. Sono i beni che i carabinieri, su delega della procura di Catania, hanno sequestrato al 47enne catanese Lorenzo Pavone, già detenuto. Le indagini sul suo patrimonio, relative al periodo 2005-2016, avrebbero fatto emergere che all’uomo, formalmente nullatenente, sono in realtà riferibili – in modo indiretto e tramite un sistema di intestazioni fittizie – immobili, attività commerciali e altri beni il cui valore sarebbe sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati da lui e dalla sua famiglia.
Pavone, nel corso degli anni, ha ricevuto numerose condanne. Nel 2004 e nel 2016 la corte d’Appello di Catania lo ha riconosciuto come partecipante al clan mafioso Santapaola, con due condanne da quattro anni e sei mesi ciascuna. Il 47enne è coinvolto in alcune delle più importanti inchieste di mafia degli ultimi anni, per esempio nei processi scaturenti dalle operazioni denominate Fiori Bianchi e, in ultimo, Orfeo. In quest’ultimo caso, Pavone è gravemente indiziato di aver rivestito un ruolo di vertice, con funzioni organizzative, all’interno della famiglia catanese di Cosa Nostra, in particolare nel cosiddetto gruppo di Picanello.
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