Un sequestro patrimoniale per un valore complessivo di circa 6 milioni di euro e la conferma dell’esistenza di «uno stretto collegamento tra Cosa Nostra e le sale da gioco e di raccolta scommesse». È questo il bilancio dell’operazione condotta dalla polizia di Palermo nei confronti di Benedetto Bacchi, di 46 anni, e Francesco Nania, di 50. Il provvedimento è stato emesso dalla sezione misure di prevenzione del Tribunale del capoluogo, su proposta del Questore.
I due indagati erano stati arrestati un anno fa nell’ambito dell’operazione Game Over con altre 29 persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, concorrenza sleale aggravata dal metodo mafioso, riciclaggio e associazione per delinquere finalizzata alla produzione, detenzione e spaccio di stupefacenti. Un ruolo di primissimo piano sarebbe stato svolto proprio da Bacchi che avrebbe monopolizzato il settore dei giochi e delle scommesse online.
L’imprenditore avrebbe realizzato anche una rete di agenzie di scommesse abusive (riferibili principalmente al marchio “B2875”), capaci di generare profitti quantificati in oltre un milione di euro mensili. Il socio occulto dell’imprenditore, secondo quanto accertato dagli inquirenti, sarebbe stato Francesco Nania, capo della famiglia mafiosa di Partinico, già condannato con sentenza definitiva, che ha terminato di espiare la pena nel 2013.
Nello specifico il sequestro a carico di Bacchi riguarda 11 beni immobili, tre veicoli, sei rapporti finanziari, una quota societaria, quattro società con sede a Partinico e quattro a Malta attive prevalentemente nei settori dei giochi e scommesse e dell’edilizia. Nei confronti di Nania è stato invece disposto il sequestro di una società operante nel settore dell’esportazione alimentare verso gli Stati Uniti, la Trading Enterprise Srl, con sede nel comune di Ottaviano, nel Napoletano.
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