Era sfuggito all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautela nell’ambito dell’inchiesta Agorà del 16 giugno, ma è stato arrestato oggi il 66enne Gesualdo Briganti. L’uomo, ritenuto referente del clan Nardo a Francofonte (nella zona nord della provincia di Siracusa), era riuscito a non essere catturato perché era scappato durante la notte in una zona rurale francofontese. Nel corso delle indagini, i carabinieri hanno individuato il
suo rifugio
in un’abitazione di campagna, di proprietà di una coppia, nel vicino comune di
Militello in Val di Catania a pochi chilometri di distanza da Francofonte.
Durante un servizio, i militari hanno notato
un’auto uscire dall’abitazione con al volante una donna. Una volta in strada, però, la donna si sarebbe stesa sui seggiolini posteriori venendo sostituita alla guida dal passeggero. Pedinando l’auto, i carabinieri sono arrivati rifugio di Briganti che, vedendoli, non ha opposto alcuna resistenza.
La cattura dell’ultimo ricercato sfuggito al blitz del 16 giugno, segue di pochi giorni quella di
Tiziana Bellistri (classe 1974) individuata dai carabinieri a bordo di una nave passeggeri a largo di Palermo. Entrambi sono finiti in carcere. Le persone che sono accusate di avere dato supporto a Briganti per eludere le ricerche sono state denunciate per il reato di favoreggiamento personale.
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