Sono 20 le persone per cui la Direzione distrettuale antimafia di Palermo ha chiesto il rinvio a giudizio nell’ambito delle due inchieste sui rapporti tra massoneria e mafia, in particolar modo nel territorio di Licata. Le operazioni Assedio e Halycon avevano fatto luce sui rapporti di potere nella famiglia mafiosa della località agrigentina, ma anche sugli agganci con i funzionari di stanza a Palermo.
Tra loro spicca la figura di Lucio Lutri, funzionario del dipartimento regionale all’Energia e maestro venerabile di una loggia le cui carte furono svelate in esclusiva da MeridioNews nel 2016. Il nome di Lutri, l’anno scorso, è finito nuovamente al centro dell’attenzione, stavolta non solo mediatica: i magistrati palermitani hanno monitorato i contatti che l’uomo teneva con Giovanni Laura e i suoi uomini di fiducia. A rischiare il processo è anche il geometra dell’ufficio tecnico dell’ospedale di Licata Giuseppe Scozzari.
I destinatari della richiesta di rinvio a giudizio sono: Angelo Occhipinti, Giovanni Lauria, Giovanni Mugnos, Giacomo Casa, Vito Lauria, Angelo Lauria, Raimondo Semprevivo, Gabriele Spiteri, Vincenzo Spiteri, Antonino Cusumano, Angelo Bellavia, Vincenzo Bellavia, Angelo Graci, Giuseppe Galanti, Giuseppe Puleri, Antonino Massaro, Marco Massaro, Salvatore Patriarca, Alberto Riccobene. L’udienza preliminare si terrà il 6 luglio.
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