Il nucleo di Polizia tributaria della Guardia di finanza di Palermo ha confiscato due complessi aziendali, un appartamento a Sferracavallo e conti correnti, per un valore di oltre un milione di euro, al 64enne palermitano e imprenditore edile Giuseppe Liga, noto come «l’architetto», arrestato nel marzo 2010 in quanto ritenuto reggente della famiglia di Palermo Tommaso Natale, dopo l’arresto di Salvatore e Sandro Lo Piccolo.
L’uomo, fino all’arresto un insospettabile, aveva assunto un ruolo rilevante, dal controllo delle attività economiche della cosca alla gestione delle estorsioni. Secondo alcuni collaboratori di giustizia, per conto della cosca di Tommaso Natale-San Lorenzo aveva curato importanti investimenti immobiliari. Con sentenza di primo grado del maggio 2012, pendente in Appello, è stato condannato per associazione mafiosa ed estorsione aggravata.
La confisca eseguita si inquadra nel procedimento per l’applicazione della misura di prevenzione personale e patrimoniale, iniziato nel 2012, con il quale, oltre ai sequestri, era stata disposta anche la sospensione temporanea dell’amministrazione di numerose società cooperative edilizie del valore stimato in 25 milioni di euro, successivamente restituite all’ordinaria gestione.
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