Via Umberto, sabato pomeriggio, dei poliziotti avvicinano una Nissan Qashqai. A bordo, come passeggero, c’è Giacomo Maurizio Ieni, 58enne, pregiudicato, presunto esponente del clan mafioso etneo Pillera-Puntina, noto come Nucciu ‘u mattuffu. All’uomo – che nelle scorse settimane è stato al centro delle polemiche successive al sequestro della discoteca catanese Empire – doveva ancora essere notificata una misura di sorveglianza speciale, che prevede l’obbligo di soggiorno nel Comune di residenza per tre anni e sei mesi. Quando gli agenti – riconosciuto Ieni – si qualificano agli occupanti del veicolo e intimano l’alt al guidatore, questo accelera e tenta la fuga. Ne nasce un lungo e violento inseguimento per le strade cittadine.
La fuga termina in piazza Verga, dove la Nissan urta il mezzo di servizio degli agenti che la stava tallonando. La corsa si ferma nel centralissimo spazio che ospita tribunale e caserma dei carabinieri. Ieni allora scende dall’auto e tenta di scappare lungo corso Italia. Ma viene raggiunto, bloccato e accompagnato dai poliziotti negli uffici della squadra mobile. A fargli compagnia c’è anche Giacomo Mario Davide Bonfiglio, pregiudicato, che era alla guida del Nissan Qashqai. Nei confronti di Ieni – ricorda la polizia – era di recente stato disposto il sequestro e la confisca di due beni immobili, due imprese individuali, diversi rapporti bancari nonché la discoteca Empire, per un valore complessivo di quattro milioni di euro.
Entrambi gli uomini sono accusati – in concorso tra loro – di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento aggravato e lesioni. A Ieni doveva essere notificata la misura di sorveglianza. Adesso si trova nel carcere di piazza Lanza insieme a Bonfiglio. Un poliziotto invece – rimasto ferito nello scontro tra i due veicoli – è stato portato all’ospedale Garibaldi dove gli è stata diagnosticata una frattura alla mano.
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