Dei due latitanti che erano, uno solo è rimasto in libertà. Matteo Mirabella, 39 anni, è stato arrestato ieri pomeriggio a Campi Bisenzio, in provincia di Firenze. Avrebbe dovuto essere fermato nel corso della retata contro la cosca dei Cursoti-Milanesi, nei confronti della quale lo scorso 28 gennaio sono state spiccate 27 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti esponenti del clan. Accusati tutti, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso, detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti e tentato omicidio. Era l’operazione Final blow che ha portato all’arresto di sedici persone, mentre nove si trovavano già in carcere e due erano latitanti. Uno di questi ultimi era Matteo Mirabella, che adesso è recluso nel carcere Sollicciano di Firenze.
La radicazione in città dei Cursoti-Milanesi tra il 2009 e il 2012 aveva coinvolto i quartieri di Nesima-San Berillo nuovo, San Giovanni Galermo al cui vertice vi sarebbe stato il pregiudicato Antonio Nigito, San Giorgio – Villaggio Sant’Agata, quartiere guidato da Sebastiano Solferino, San Cristoforo, Librino e piazza Carlo Alberto. Proprio nella zona in cui quotidianamente si svolge la fiera avrebbe operato il sorvegliato speciale Mario Tosto che, per conto del clan, si occupava delle estorsioni alle centinaia di esercenti del mercato. «Catania – ha sottolineato il Procuratore capo Giovanni Salvi – è uno tra i luoghi più pericolosi per la presenza della mafia».
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