Pirata della strada uccide madre e figlia L’uomo fermato dai vigili ha confessato

Anna Maria La Mantia, 63 anni, e la figlia, Angela Merenda, 43 anni, sono state investite da un’auto e uccise la scorsa notte a Palermo. Una Fiat Punto in via Fichidindia, nella periferia est della città, le ha travolte mentre stavano attraversando la strada. La madre è morta sul colpo, la figlia all’ospedale Civico dove era stata portata dai sanitari del 118. Il pirata della strada, che è fuggito dopo l’investimento è stato individuato, si tratta di Emanuele Pelli. Portato nella caserma dei vigili urbani per essere interrogato, avrebbe da poco confessato tutto, ammettendo di essere stato alla guida dell’auto trovata poco dopo l’incidente, e di essere fuggito perché senza assicurazione e con la patente scaduta.

Madre e figlia erano da poco uscite da una funzione evangelica nella zona di via Fichidindia. La Fiat Punto le ha travolte. Uno dei familiari delle due vittime ha inseguito la vettura che fuggiva e ha preso il numero di targa. I carabinieri e gli agenti della polizia municipale si sono messi alla ricerca del veicolo. L’auto con segni evidenti dello scontro è stata ritrovata poco dopo. Non era assicurata ed è stata posta sotto sequestro in un deposito giudiziario della Scientifica.

La polizia sta effettuando gli accertamenti per il prelievo del dna da comparare con quello dell’uomo che si sospetta fosse alla guida della macchina durante l’incidente. L’automobilista, che dopo aver travolto le due sarebbe scappato, è un 34enne già noto alle forze dell’ordine. Per lui la Procura ha disposto il fermo e si trova nella caserma dei carabinieri del Radiomobile. «Il numero delle vittime poteva essere più alto. Diverse persone sono riuscite ad evitare di essere investite dall’auto che procedeva a forte velocità. È stato davvero terribile». A parlare è Giovanni Orlando pastore della Chiesa Evangelica Cristiana Dio con Noi, in via Fichidindia.  

«Un gruppo di persone stava attraversando la strada – racconta – Io ero dentro che stavo sistemando la chiesa dopo lo studio biblico fatto insieme ai fratelli e alle sorelle. Sono stato chiamato d’urgenza. La scena che si è presentata è stata straziante. L’impatto è stato in un punto i corpi delle donne erano a quindici metri. Annamaria La Mantia era invalida e camminava con il bastone. La figlia la sorreggeva. Per questo sono state colpite. L’auto le ha prese in pieno. La nostra comunità ha perso due donne eccezionali che amavano Dio e la loro famiglia. Due donne sempre sorridenti che aiutavano tutti. Un vero dramma». 

Redazione

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