PUBBLICHIAMO UNA LETTERA, PERALTRO NON FIRMATA, CHE IN PARTE NON CONDIVIDIAMO
Egregio direttore,
le scriviamo per dirle che il suo giornale, ripetutamente, identifica del tutto confindustria Sicilia con Antonello Montante, Ivan Lo Bello e Giuseppe Catanzaro. Così facendo commettete un errore, perché questi tre signori occupano momentaneamente posizioni di vertice in questa organizzazione, ma non sono i soli a rappresentarla.
Sappia che ci sono tanti imprenditori, iscritti a Confindustria, che fanno solo attività d’impresa. E che non fanno politica. Anche perché, in Sicilia – e qui avete ragione a scriverlo – soprattutto negli ultimi anni la Regione siciliana ha creato soltanto enormi problemi alle imprese, al pari, se non peggio, dello Stato.
Dunque, l’identificare Confindustria Sicilia, come fate voi, con una corrente politica che fa addirittura parte della maggioranza del Governo regionale di Rosario Crocetta è sbagliato. Semmai sono Montante, Lo Bello e Catanzaro che appoggiano il Governo Crocetta, utilizzando i ruoli che occupano in Confindustria Sicilia.
Sovrapporre, o addirittura identificare, Confindustria Sicilia con il Governo regionale, lo ripetiamo, è sbagliato. Un conto sono le posizioni soggettive, un conto è un’organizzazione imprenditoriale che, a vostro dire, diventa parte della maggioranza di Governo.
Ovviamente, non possiamo firmare questa lettera, perché, per ora, un po’ dovunque, la democrazia sembra sospesa. Ma sappia che sono in tanti a non ‘digerire’ certe storture.
Siccome il suo giornale ci fa simpatia le regaliamo un’indiscrezioni: il prossimo presidente di Confindustria Sicilia sarà Giuseppe Catanzaro. Già i tre hanno ‘appattato’ le carte.
cordialmente
lettera non firmata
Non sapiamo se facciamo bene o male a pubblicare questa lettera. La pubblichiamo perché, di solito, pubblichiamo anche lettere senza firma.
Nel caso in questione avremmo preferito leggere le firme, visto che la lettera sembra rappresentare più soggetti.
A scrivere saranno imprenditori che non vogliono comparire? Non è da escludere. A parte noi, chi è, infatti, che osa criticare i tre dell’Ave Maria di Confindustria Sicilia?
Detto questo, non condividiamo quello che gli amici invisibili ci hanno scritto. Infatti, non siamo noi ad identificare Confindustria Sicilia con il Governo della Regione siciliana: al contrario, è Confindustria Sicilia che si identifica appiano con il Governo della Regione.
Montante, fino a prova contraria, è il presidente di Confindustria Sicilia. Lo Bello lo è stato e oggi è un dirigente nazionale della stessa organizzazione. Catanzaro è vice presidente regionale e si accinge, come ci scrivono gli autori della lettera, a prendere il posto di Montante.
Tutt’e tre sono alleati di ferro del senatore Giuseppe Lumia e sostenitori-beneficiari del Governo regionale di Rosario Crocetta. Da cinque anni gestiscono l’assessorato alle Attività produttive. L’assessore attuale di questa branca dell’amministrazione regionale – Linda Vancheri – è vicina a Confindustria.
Lei è l’assessore e l’assessorato che dirige emana i bandi. Insomma, friggi e mangia, come si direbbe dalle nostre parti.
In questo scenario gli autori della lettera ci vengono a dire che non bisogna identificare identificare Confindustria Sicilia con l’attuale Governo regionale.
Che dire? Che se un imprenditore iscritto a Confindustria Sicilia ci viene a dire di non condividere l’identificazione tra Governo regionale e Confindustria Sicilia – fatto oggettivo e acclarato – noi lo pubblichiamo. Ma deve avere il coraggio di dirlo.
Già, il coraggio, possibilmente non quello descritto dal Manzoni…
g.a.
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