Da una parte la ricerca di nomi convincenti che arrivino da quella società civile, a cui ci si è aperti con la recente modifica dello statuto, dall’altra l’esigenza di chiedere agli uscenti di assumersi la responsabilità di affrontare i testa a testa nei collegi uninominali. Nella consapevolezza che, in certi casi, si tratterà di confrontarsi con veri e propri ras delle preferenze e il conseguente rischio di perdere. Si muove tra questi due poli la ricerca, all’interno del Movimento 5 stelle, degli ultimi nomi da inserire nello scacchiere in vista delle Politiche di marzo.
Le candidature dovrebbero essere annunciate domattina da Di Maio. Nell’Isola, i giochi sembrano fatti anche se i vertici regionali mantengono il riserbo, nel rispetto della linea dettata dal capo politico pentastellato. Tuttavia qualcosa emerge, a partire dai nomi dei parlamentari nazionali che, dopo avere avuto garantita una buona posizione nei listini dei collegi plurinominali, grazie ai risultati ottenuti alle Parlamentarie, hanno acconsentito a essere schierati anche nella competizione regolata dal sistema maggioritario. Sono questi i casi, per esempio, di Giulia Grillo che dovrebbe essere schierata nel collegio di Acireale per la Camera – per lei una sfida durissima contro Basilio Catanoso e Nicola D’Agostino – o Nunzia Catalfo, scelta per occupare la casella acese per il Senato. Esclusa l’ipotesi di una presenza nell’uninominale di Mario Giarrusso. Sempre nel Catanese, in gioco Laura Paxia e Simona Suriano. Nel Messinese, parteciperanno agli uninominali anche Francesco D’Uva (Messina) e Alessio Villarosa (Barcellona), entrambi nei relativi collegi per la Camera, così come a Ragusa l’uscente Marialucia Lorefice, la cui presenza avrebbe tagliato fuori dai giochi l’ex assessore di Ragusa Salvo Corallo, e nel collegio di Avola Maria Marzana.
Tornando al senato, Pino Pisani – ex vicesindaco di Augusta – dovrebbe essere il nome che si giocherà la partita nel collegio di Siracusa, mentre a Catania la designazione dovrebbe arrivare dalla società civile con Tiziana Drago, esponente dell’associazione Famiglie numerose. Stesso indirizzo, ma con ancora in ballo almeno due nomi, a Siracusa. Dagli ambienti non strettamente legati al Movimento 5 stelle arrivano anche i nomi che dovrebbero essere schierati nel Palermitano per la Camera: il direttore sanitario dell’ospedale Civico Giorgio Trizzino, l’imprenditore Aldo Penna, Steni Di Piazza, già curatore del progetto sul microcredito, e la dipendente regionale Roberta Alaimo.
Giancarlo Cancelleri e Ignazio Corrao – ai quali è stato affidato il compito di fare da filtro nella fase di selezione delle candidature – ieri sera hanno dovuto gestire il «no grazie» dell’agronoma Federica Argentati, già designata a novembre assessora in un eventuale governo a cinque stelle. Il rifiuto, tuttavia, non implica una presa di distanza dal Movimento. «Da assessora all’Agricoltura mi sarei mossa in un settore che conosco, diverso è il ruolo di parlamentare nazionale – dichiara Argentati a MeridioNews -. Questo non significa non volere continuare a fare del bene anche dall’esterno, non per forza bisogna essere all’interno dei palazzi istituzionali». Passando alle altre province, se nel collegio di Enna per la Camera dovrebbe essere dato spazio al giovane imprenditore Andrea Giarrizzo, ad Agrigento a spuntarla pare essere Michele Sodano, attivista di lungo corso con una formazione economica, che però potrebbe trovarsi a dovere affrontare la parziale ostilità di alcuni esponenti locali, che avrebbero preferito venisse premiato qualcuno tra quelli che hanno ottenuto un buon consenso alle Parlamentarie. Il tutto in un territorio da cui negli ultimi mesi sono emerse diverse frazioni: dal caso La Gaipa – il candidato alle Regionali poi arrestato per estorsione – alle esclusioni alla vigilia delle Parlamentarie.
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