M5s, le liste elettorali e la ricerca del made in Sicily Di Paola: «Da noi non c’è posto per i catapultati»

Pentastellati tirati a lucido a Catania per la presentazione delle liste per le elezioni nazionali e regionali. Niente folla di piazza ma partecipazione di iscritti e simpatizzanti all’interno della sede. All’ombra del vulcano ci sono tutti, o quasi, gli attivisti della prima ora che, negli anni, hanno continuato a militare nel Movimento 5 Stelle. Messi da parte i vaffa, in pubblica via, passano all’organizzazione di partito. Mantengono, invece, il tono distante dalle altre coalizioni e anzi non perdono tempo a rimarcare le differenze dal Partito Democratico. La partita, a parole, preferiscono giocarla sui temi. Oltre alle questioni legate ai rifiuti e al reddito di cittadinanza, non manca la sanità. «Noi abbiamo – ha dichiarato Nuccio Di Paola, candidato alla presidenza della Regione Siciliana – una proposta concreta e che già esiste in altre regioni d’Italia. Vogliamo azzerare le poltrone delle Aziende Sanitarie Provinciali. Noi vogliamo ridimensionare le Asp le nove ASP che oggi fanno ventisette nomine: direttore sanitario, direttore generale e direttore amministrativo per ogni provincia. Tra l’altro – continua Di Paola – in questi posti vengono messi parenti dei candidati. Noi vogliamo tagliare queste poltrone per fare un’unica azienda regionale poi divisa in ambiti territoriali. Intendiamo tagliare veramente le liste di attesa a differenza di ciò che dicono gli altri competitor che hanno governato negli ultimi dieci anni».

Fuori dalle responsabilità, in ambito regionale, i pentastellati mostrano sicurezza e propongono una squadra fatta di sostenitori che, nei differenti Comuni, hanno maturato esperienza. Quella stessa esperienza, messa sotto i piedi dal vincolo dei due mandati, provano a superarla, senza troppo clamore, candidando chi, nel tempo, ha già dato prova di sapere interpretare il Movimento. «Le nostre liste – prosegue – sono fatte tutte da siciliani. Gli altri partiti candidano catapultati da altre Regioni, questo perché noi abbiamo tagliato trecento posti tra Camera e Senato. Noi candidiamo gente del territorio. Sono orgoglioso perché sono ex sindaci, consiglieri comunali e cittadini attivi. Una lista al servizio».

Umberto Triolo

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