Il Movimento 5 Stelle ha aperto una procedura disciplinare nei confronti del suo ex capogruppo al comune di Palermo, Ugo Forello. È solo l’ultimo capitolo di una lunga battaglia di nervi tra l’avvocato, candidato a sindaco per le ultime Comunali e il partito che lo ha lanciato e sostenuto. I malumori all’interno del gruppo consiliare, in realtà, vanno avanti da mesi. Da prima di novembre dello scorso anno, mese in cui Forello polemizzò su un possibile cambio alla guida del gruppo pentastellato in sala delle Lapidi. Adesso la parola è data ai probiviri, che avranno il compito di studiare la situazione, chiedere le dovute repliche e spiegazioni a Forello e infine sentenziare. Tre gli scenari possibili: tutto potrebbe concludersi con un nulla di fatto e l’archiviazione del procedimento; oppure si potrebbe andare incontro a una sanzione che potrebbe essere una sospensione o, in caso di particolare gravità della violazione delle regole riscontrata, addirittura di un’espulsione.
«Ho appreso la notizia dai giornali – commenta Antonino Randazzo, consigliere pentastellato a palazzo delle Aquile – Non conosco i dettagli, ma posso dire che i probiviri non si muovono in autonomia, bisogna che ci sia una segnalazione da parte di un iscritto al Movimento e a quanto mi risulta questa non sarebbe una cosa recente, anzi». Il procedimento, dunque, non sarebbe cosa nuova né tantomeno inaspettata. E a conferma di ciò c’è anche quanto appreso e scritto da MeridioNews lo scorso gennaio, quando fonti interne al M5S parlavano di probiviri già avvisati di quanto stava succedendo a Palermo.
«Mi chiedo – continua Randazzo – come mai questa cosa stia uscendo solo adesso. Non penso che la notizia provenga da fonti del Movimento, ci vedo piuttosto la volontà da parte di qualcuno di approfittare di un momento di fragilità del M5s all’indomani di una tornata elettorale delicata». Elezioni in cui, come spiegato dal deputato regionale Giampiero Trizzino, il Movimento ha dovuto registrare un calo di preferenze. Intanto a palazzo delle Aquile il gruppo consiliare, che un tempo era il più numeroso, continua a vivere una situazione di disagio, con Forello e Argiroffi che agirebbero praticamente da separati in casa. Situazione non certo agevolata dalle scaramucce verbali scambiate neanche troppo velatamente a colpi di status sui social: l’ultima in ordine di tempo era stata Viviana Lo Monaco a scagliarsi contro il suo ormai ex candidato sindaco. Randazzo, tuttavia, si dichiara disposto a sotterrare l’ascia di guerra: «L’ho già detto più volte – conclude – Qualora Forello decidesse di tornare a occuparsi del territorio, di tornare sul campo così come facciamo ogni giorno, di lavorare senza sosta per costruire un’alternativa valida a Orlando alle prossime elezioni, sarebbe il benvenuto».
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