L’urlo dell’Anci: “Comuni siciliani sull’orlo del baratro, Governo inadeguato”

IL GOVERNO REGIONALE  STA “CONTRIBUENDO ALLA MORTE DEI COMUNI SICILIANI”. LEOLUCA ORLANDO E PAOLO AMENTA, LEADER DELL’ANCI REGIONALE,  LANCIANO L’ALLARME

“Sono ormai  gravissimi i rischi per la tenuta degli Enti locali, legati alla totale confusione ed inadeguatezza degli interventi finanziari regionali ed al rinnovato tentativo di far svolgere ai Sindaci il ruolo di esattori di tasse, per sopperire ai continui tagli dei trasferimenti dello Stato e della Regione che appaiono incapaci di resistere a parassitismi e caste.”

Il Sindaco di Palermo e Presidente di ANCI Sicilia Leoluca Orlando, lancia un allarme su quello che senza mezzi termini definisce “il baratro istituzionale e sociale sul cui orlo si trovano i Comuni siciliani.”

“In questo contesto gravissimo – prosegue Orlando – la Regione sta seriamente rischiando di realizzare in un colpo solo ben tre disastri istituzionali: la proroga sine die dei Commissariamenti fatti a go-go, la mortificazione dei Comuni siciliani e della loro autonomia, il naufragio delle città metropolitane.”

“In assenza di adeguate reazioni ed inversioni di tendenza, che appaiono purtroppo ogni giorno più improbabili, la richiesta di Commissariamento della Regione – previsto in simili casi dallo Statuto Siciliano – appare ogni giorno di più il male minore, se non l’ultima spiaggia.”

Un attacco che arriva al termine della riunione della Conferenza Regione-Enti Locali, andata in scena oggi a Palermo e che ha riservato ai Comuni siciliani le solite sorprese: niente risorse, neanche quelle promesse. In più la batosta arrivata dal Governo Renzi, che dà il via all’aumento della tassazione negli enti locali.

Tuona anche il vice presidente dell’Anci Sicilia, Paolo Amenta, Sindaco di Canicattini Bagni:

“Siamo stanchi di fare gli ‘utili idioti’ di un governo regionale che mentre discute di liberi consorzi, oltre a chiudere le Province, sta contribuendo in maniera determinante alla morte dei Comuni siciliani. Un governo che non si puo’ certo considerare un interlocutore attendibile, avendo violato gli impegni assunti con i Comuni “.

Oltre al danno la beffa:  “E’ grave che l’assessore delle Autonomie locali, e quindi il governo regionale, convochi a marzo i Comuni in sede di Conferenza solamente per discutere di questioni del tutto secondarie. Come se il confronto con i Comuni fosse un fatto meramente burocratico che serve solo ad incassare un parere previsto dalla legge”.

Redazione

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