Lumia inventa accordi Orlando-Cammarata dimenticando che lui con Lombardo…

Avvertono la probabile sconfitta e come certi capponi intelligenti cercano di sfuggire al Natalee a chi limetteràin forno,magari ‘ripieni’. Ma la realtà dei numeri incalza e al candidato sindaco di Palermo del Pd e dei Poli civici, Fabrizio Ferrandelli, e al parlamentare nazionale, sempre del Pd, Giuseppe Lumia, non rimane che la fantasia per sfuggire alla realtà. Vanno capiti.

“Leoluca Orlando – dice Ferrandelli – ha preso i voti dagli uomini dell’ex sindaco, Diego Cammarata. E’ evidente guardando la somma dei voti per lui e quelli del suo schieramento. Noi da domani ci opporremo ad Orlando-Cammarata’ – aggiunge Ferrandelli -. Faremo appello a tutti gli elettori che vogliono avere un cambiamento. Con il ballottaggio si riparte zero a zero con palla a centro. Ma ora Orlando parte con un handicap: si è capito che il re è nudo”.

Gli fa eco Lumia: “Buona parte del voto organizzato del Pdl, di Forza del Sud e anche di settori del Terzo polo è andato ad Orlando. Insomma, oggi abbiamo un asse Orlando-Cammarata che a secondo turno può essere battuto da Fabrizio Ferrandelli. Si ricomincia da zero e il miglior progetto di città può spiccare il volo e ribaltare il risultato del primo turno. Fabrizio Ferrandelli ha le caratteristiche per rivolgersi all’intera città, abbattere gli steccati in modo trasparente e vincere al di là di quello che settori dei partiti e diversi candidati al Consiglio comunale hanno stabilito a tavolino”.

E’ evidente il tentativo di Ferrandelli e Lumia di far passare per il ‘vecchio’ Orlando. Mentre il nuovo sarebbe rappresentato dal Pd di Lumia, che alla Regione è alleato di Raffaele Lombardo con annessi e connessi. Ferrandelli si gioca la sua partita. Andrà al ballottaggio e sa che sarà molto difficile battere Orlando. Legittimo che giochi tutte le carte che ha a disposizione.

Un po’ fuori luogo la dichiarazione di Lumia. Con molta probabilità, senza la legge elettorale regionale voluta proprio dal Pd, Ferrandelli sarebbe andato molto più avanti. Perché avrebbe usufruito del ‘trascinamento’ delle liste. Invece il Pd siciliano ha ‘confezionato’ una legge elettorale su misura per Orlando, candidato ‘trasversale’ per antonomasia.

Orlando, una volta superato – peraltro in modo brillante – il primo turno non avrà problemi a vincere al ballottaggio. Lumia, invece di fare autocritica, attacca a testa bassa nella speranza – a nostro avviso vana – di allargare il consenso per Ferrandelli. E, soprattutto, per cercare di salvare non più un governo regionale ormai ‘cotto’, ma il suo futuro politico, che si annuncia assai incerto,visto che nel Pd nessuno, da Roma a Palermo, lo vuole più candidare. Anche – anzi forse soprattutto – a causa di certe ‘ombre’ che l’alleanza con Lombardo spiega e amplifica, rendendole visibili.

Il richiamo di Lumia alla ‘trasparenza’ suona, poi, quasi comica. Perché se c’è una cosa che al Pd siciliano manca è proprio la ‘trasparenza’. Non c’è stata alcuna ‘trasparenza’ nella gestione delle elezioni primarie del 4 marzo scorso, che sono state contrassegnate da brogli già accertati dalla magistrature e dai garanti del centrosinistra: ‘garanti’ che le hanno censurate solo parzialmente con un comportamento che, con molta probabilità, avrebbe dovuto essere diverso. Se non altro perché ormai, nessuno, nel centrosinistra di Palermo, vorrà più sentore parlare di ‘primarie’.

Non c’è ‘trasparenza’ nella gestione del partito. Il Pd siciliano, lo ricordiamo, da tre anni a questa parte, con l’avallo di Roma, impedisce alla base del Partito democratico della Sicilia di esprimersi sull’appoggio dello stesso Pd al governo Lombardo. Confermando di essere un partito di vertice e di potere. E di affari. Formazione professionale in testa. Un partito ‘controllato’ da gente che, davanti alla gestione del potere, non si ricorda nemmeno che nel proprio ‘Dna’ – con riferimento al Pci – ci sono stati personaggi come Girolamo Li Causi e Pio La Torre – per citarne solo alcuni – che la mafia l’hanno sempre combattuta a viso aperto.

Invece di pensare a inesistenti accordi elettorali – perché è la legge elettorale voluta dal Pd che ha ‘liberato’ completamente l’elezione del sindaco, sganciandola dai partiti – Lumia farebbe bene a dire chi faràvotare al ballottaggio l’Mpa di Raffaele Lombardo. E’ una domanda, questa, che riguarda anche Ferrandelli, che ha sempre detto di essere contro Lombardo. Che riguarda gli amici di Sel. E anche degli eurodeputati Sonia Alfano e Salvatore Crocetta, che hanno sempre detto di essere contro il governo Lombardo.  Su quali formule si arrampicheranno tutti questi signori dell’antimafia delle parole?

 

Giulio Ambrosetti

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