L’Udc ‘striglia’ Crocetta: noi facciamo politica per i fatti nostri e non risolviamo i problemi di Lumia e del PD

ORMAI IL GOVERNATORE CROCETTA SEMBRA UN PUGILE SUONATO: CHI LO STRATTONA DI QUA, CHI LO STRATTONA DI LA’. ALLA FINE STA COMINCIANDO A CAPIRE DI CONTARE VERAMENTE POCO

E’ ufficiale: il presidente della Regione, Rosario Crocetta, si sente accerchiato. Da un lato non vuole mollare nulla arrivando alle elezioni europee con tutti gli assessorati regionali sotto controllo. Un modo un po’ buffo per convincere i ‘capi’ del PD a votare per il suo fido Giuseppe Lumia alle elezioni europee. Ma i ‘capi’ del PD siciliano non hanno la forza di convincere i propri elettori a votare per un candidato – Lumia – che non ne vogliono sapere di votare.

In un clima in cui Lumia rischia di essere ‘trombato’ ancor prima di partire per il ‘periglioso viaggio’ verso le elezioni europee, si inserisce il ‘caso’ dell’Udc, formazione politica che, a Roma, ha ‘divorziato’ dal centrosinistra per riavvicinarsi a Forza Italia. Questo ha mandato in fibrillazione i cuperliani e i renziani del PD siciliano, che vorrebbero ‘sbarellare’ l’Udc dalla Giunta per arraffare tre poltrone nel Governo della Regione.

In questi ‘giochi’ il presidente della Regione sembra più confuso che persuaso: strattonato da una parte del PD, tenuto a freno da Lumia, che prima di dare poltrone al PD (che in teoria, ma solo in teoria dovrebbe essere il suo Partito…) vorrebbe incassare la sua improbabile elezione al Parlamento di Strasburgo, Crocetta se la deve vedere pure con l’Udc che in Sicilia, ormai, procede di pari passo con il Nuovo centrodestra democratico di Angelino Alfano.

L’Udc siciliana, in coppia con Alfano, ormai si muove in totale libertà. Mettendo in cantiere possibili candidature di assessori. Non che si tratti di cose ‘pesanti’, ma lo ‘scruscio’ c’è sempre. Qualcosa in più dello ‘scruscio’ potrebbe essere rappresentato dall’assessore alle Risorse agricole, Dario Cartabellotta, che ha gestito l’ultima fase del Piano di sviluppo rurale (Psr) al riparo da occhi indiscreti.

Ovviamente, non manca ai ‘banditi’ conoscere come sono stati fatti sparire i soldi del Psr: da qui il “no” del governatore Crocetta (di Lumia e del PD) all’eventuale candidatura di Cartabellotta (che è l’unico candidato che Crocetta e il PD temono: insomma, un po’ tutta la politica siciliana la sa lunga sui 2,1 miliardi del Psr spesi: gli unici a non sapere nulla su come sono stati fatti sparire questi soldi sono i 5 milioni di siciliani: ma questo, ormai, in un’Unione europea di imbroglioni e massoni passa in cavalleria).

Intanto l’Udc, per bocca del suo segretario regionale, Giovanni Pistorio, si difende il ‘suo’. E lo fa mettendo le mani avanti: “Il Presidente della Regione Rosario Crocetta – dice Pistorio – ha il dovere di assicurare il massimo di efficienza all’azione della sua Giunta, ma non deve condizionare l’iniziativa politica e l’impegno organizzativo dei partiti alleati in vista di una campagna elettorale delicata come quella del prossimo Maggio”.

Della serie: noi dell’Udc la campagna elettorale l’organizziamo e la gestiamo come ci pare. E’ come se Pistorio stesse dicendo a Crocetta in lingua siciliana: “Presirente, un comanni a to’ casa e vo veniri a commannari ‘nni nuatri?” (traduzione per i milanesi e, forse, anche per i romani: non comandi nel tuo Governo, visto che sei sbattuto di qua e di là da Lumia e da Montante, con il PD che ti ‘tampina’ da un anno chiedendoti le poltrone della Giunta, e vuoi venire a comandare da noi?”.

Dopo di che Pistorio intinge il pennino nel veleno e aggiunge: “La richiesta a mezzo stampa di non candidatura degli assessori è irrituale e irricevibile e tende a neutralizzarne la loro funzione politica, rendendo ancora più anomalo il profilo di questa giunta”.
Della serie: in primo luogo questi discorsi si affrontano nei vertici tra Partiti e non sui giornali. In secondo luogo, noi facciamo politica con il nostro Partito e non spetta a noi risolvere i problemi di Lumia e del PD.

Dopo il veleno, lo ‘zuccherino’: “L’Udc – conclude Pistorio ammorbidendo i toni da buon vecchio democristiano – ritiene quindi ancor più indispensabile un confronto franco e leale con il presidente della Regione per dirimere tutte le questioni, alcune anche strumentali, che sono emerse in questi ultimi giorni. Per questo l’Unione di Centro considera propedeutico a qualsiasi vertice di maggioranza sull’agenda parlamentare e di governo, il chiarimento con il governatore”.

Insomma, noi parliamo con te, ti diciamo la nostra e poi tu la vai a riferire a Lumia e a Caltanissetta…

Da parte sua Crocetta incassa, incassa, incassa. E forse comincia a chiedersi: mai io comando qualcosa Sono o no il presidente della Regione? Sono qui per comandare o per obbedire? 

Redazione

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