Al presidente della Regione, Raffaele Lombardo, le conferenze stampa, piacciono un sacco. Le convoca di continuo, anche con poco preavviso. Come quella di stamattina, annunciata con tre ore di preavviso. Palazzo d’Orlèans, sede della Presidenza della Regione siciliana, è ormai il luogo dove si discute con i giornalisti più dei fatti di Lombardo che dei fatti della Sicilia. Ma tant’è. Il governatore, anche questa volta, voleva dire la sua sull’inchiesta della Procura di Catania, che gli contesta anche l’aggravante mafiosa, nel corso del processo per voto di scambio dove sono imputati lui e il fratello Angelo , parlamentare nazionale del Mpa:
“Questo stillicidio, questo massacro finira’ al massimo tra un mese, ribadisco che mi dimettero’ il 28-29 luglio per una sceltal politica, ma le mie dimissioni potrebbero essere anticipate per fatti indipendenti la mia volonta” ha detto il presidente della Regione. E poi ha aggiunto:
“Ieri ho vissuto una giornata incredibile, definirla kafkiana non e’ una esagerazione. Con i miei avvocati eravamo convinti che il processo si fosse concluso presto e con una assoluzione, invece come nel gioco dell’oca, si e’ tornati al punto di partenza’. In altri termini, secondo Lombardo, ‘il processo per reato elettorale stava per concludersi con una assoluzione. Ne ero convinto – ha sottolineato – tant’e’ che i miei avvocati stavano andando dal giudice monocratico per chiedere l’accelerazione del processo in modo che si potesse concludere il 12 luglio. Poi c’e’ stato il colpo di scena dell’aggravante per favoreggiamento che fa tornare indietro tutto’.
Ovviamente, c’e’ spazio anche per la politica.
‘Interrompero’ con la politica bruscamente, come ho fatto quando fumavo quaranta sigaretta al giorno’, ha chiosato. Il prologo sara’ domani a Palermo, in occasione dell’assemblea regionale del Mpa: ‘Credo che domani, da un dibattito interno, emergera’ un coordinamento da cui si sviluppera’ un nuovo soggetto politico con un nuovo programma‘. E, sul fronte governativo, gia’ si prepara per la nomina del suo vice presidente di Giunta che portera’ alle elezioni regionali, in programma a fine ottobre, il governo della Sicilia. In pole position il pm Massimo Russo, titolare della Salute. ‘Chiedero’ il parere della mia Giunta, Russo ha un titolo: e’ il piu’ longevo dopo di me’. E sul partito di Bersani: “Il matrimonio con il Pd non c’e’ mai stato – ha concluso Lombardo -. E’ stato solo un fidanzamento e tra fidanzati ci si puo’ lasciare”.
Ciò che sembra assai probabile, come vi abbiamo raccontato in questo articolo, è che la contestazione dell’aggravante mafiosa, ha segnato, indelebilmente, la fine anticipata del governo Lombardo.
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