Lo strano caso del dottorato di ricerca scomparso

PUBBLICHIAMO LA LETTERA CHE IL PROF. TEOTISTA PANZECA HA INDIRIZZATO AL RETTORE SULLA “STRANA” SPARIZIONE DEL DOTTORATO DI RICERCA A SCIENZA DELLE COSTRUZIONI E SULLA CONDUZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA. IL PROFESSORE, INCATENATO DA GIORNI NELL’ATRIO DELLA FACOLTA’,  HA RICEVUTO LA SOLIDARIETA’ DEGLI STUDENTI E APERTO UN DIBATTITO SULLO STATO DELL’UNIVERSITA’ A PALERMO

Al Magnifico Rettore

Dell’Università degli Studi di Palermo

e p.c. al Senato Accademico

al Consiglio di Amministrazione

alla Presidenza della Facoltà di Architettura

In data 21 Marzo 2012 si legge sul verbale del Consiglio di Facoltà di Architettura che Scienza delle Costruzioni (codice ICAR 08) è la prima disciplina candidata ad avere assegnato un posto di ricercatore al successivo bando.

In data 10 Dicembre 2013 il Senato si riunisce per stabilire le candidature del bando in oggetto: sono disponibili 36 posti di ricercatore per tutto l’Ateneo di Palermo – di cui 23 da bandire entro il 2013, i successivi, teoricamente, nel 2014. Il Senato opera le sue scelte sulla base delle indicazioni delle singole facoltà.

E’ utile sapere come si sono formate le graduatorie trasmesse al Senato dalle singole facoltà.

Con nota del 6/11/2013 il Rettore offre la possibilità alle facoltà di procedere alle graduatorie delle materie candidate anche in difformità da precedenti decisioni, in particolare seguendo il criterio VQR, ovvero la valutazione della qualità di ricerca che si riassume in un indicatore sintesi di una media tra i punteggi ricevuti dalle ricerche e pubblicazioni dei singoli settori disciplinari. Si tratta di un rapporto tra valutazioni locali e valutazioni nazionali. La sintesi include quindi, in percentuale, prodotti valutati come eccellenti, buoni, accettabili, limitati e prodotti penalizzanti. Tengo a ribadire che la nota del Rettore offre semplicemente una facoltà di scelta: si possono mantenere le graduatorie già precedentemente stilate oppure procedere a un cambiamento.

Nel verbale del Consiglio di Facoltà di Architettura del 13 Novembre 2013, si legge che il Consiglio accetta “dopo ampia discussione” la proposta del preside Angelo Milone di seguire il nuovo criterio VQR che inverte la precedente graduatoria. Il prof. Panzeca, presente in quella sede, è certo che non ci sia stata alcuna discussione in merito, opinione condivisa dagli altri docenti intervistati che erano presenti. Tutti concordano sul fatto che il 13 Novembre furono confermate le candidature precedenti. Se del VQR si è parlato, come qualcuno vagamente ricorda, nessuno ricorda che si fosse espressamente citata la nuova graduatoria né che si fosse detto che il nuovo criterio invertisse l’ordine precedente. Non ricordare un dibattito di un mese fa non è plausibile, quindi è verosimile ritenere che non ci sia stata alcuna discussione, perché evidentemente la proposta non è stata sufficientemente chiara. Se la proposta fosse stata chiara, è evidente che avrebbe scatenato un dibattito e sicuramente le proteste dei docenti toccati dalla proposta, e sicuramente del prof. Panzeca.

Si fa notare altresì che il criterio VQR premia al primo posto una materia, tecnologia dell’architettura, che ha prodotto 0,00% in termini di ricerca di eccellenza, laddove scienza delle costruzioni ha prodotto 31,11% (la seconda classificata 8,33%, la terza 28%).

Da un’analisi effettuata sul parametro R (rapporto tra la valutazione locale dei prodotti e quella nazionale) di tutte le materie cui è stato assegnato il posto di ricercatore è stato riscontrato un errore materiale per Tecnologia dell’Architettura valutato nella comunicazione del Rettore R=1,002 e quindi posizionato al primo posto tra le materie di architettura. Nella valutazione ANVUR per il voto medio locale dei prodotti risulta pari a 0,38, mentre il voto medio nazionale risulta 0,45. Tuttavia, il rapporto

tra questi due valori da come risultato R=0,844, non R=1,002. Un coefficiente inferiore che retrocederebbe la materia nella lista dei posti di ricercatore da assegnare.

Ci si chiede come mai questo valore è l’unico parametro errato tra tutti i valori nella citata lettera rettorale? Queste anomalie viziano gli atti pubblici di evidenti elementi di illegittimità.

Nonostante tutto ciò, scienza delle costruzioni rientrava tra i primi 23 posti, quindi, al di là dei giochi, avrebbe dovuto ottenere il posto di ricercatore che le spettava. Il senato, riunitosi per la delibera dell’assegnazione dei posti in data 10 Dicembre 2013, ha tuttavia deciso che, dal momento che Farmacia sarebbe stata l’unica facoltà dell’Ateneo a non avere neanche un posto di ricercatore, si sarebbe operato un cambio scegliendo di penalizzare scienza delle costruzioni, ultima delle quattro materie di architettura secondo il VQR poiché Architettura era l’unica facoltà ad avere il 100% dei posti assegnati, 4 su 4 richiesti, pur di assegnare un posto a tutte le Facoltà.

A margine della vicenda oggettiva si evidenzia altresì che

– Il prof. Panzeca, nell’ultimo censimento CIVR del Ministro Moratti, precedente a quello del 2013, ha ricevuto il riconoscimento di eccellenza, riconosciuto solo a 4 docenti di Ingegneria-Architettura (assegnati oltretutto da una prestigiosa commissione italiana e straniera di tecnici e operatori dell’industria di settore).

– Fisica Tecnica viene ancora una volta premiata con l’assegnazione di un posto di ricercatore. Ad Architettura, il gruppo di Fisica Tecnica è composto da 4 persone: 1. Un ordinario (Angelo Milone, il nome proprio è indicato per non confonderlo con i parenti che operano all’interno della facoltà da lui presieduta, tra cui il figlio, ricercatore all’interno del gruppo), 2. Un associato, 3. Due ricercatori. E’ rilevante notare che nel database Scopus, che raccoglie le pubblicazioni dei docenti, se si usa come chiave di ricerca “Angelo Milone” la risposta è “not found”.

Pretendo che venga fatta chiarezza sulle graduatorie, sull’errore commesso in merito al coefficiente R di tecnologia e soprattutto che venga assegnato il posto di ricercatore a scienza delle costruzioni, perché le spetta di diritto. Non importa che sia il Senato Accademico a tornare sui suoi passi ristabilendo la veridicità nelle graduatorie e nel merito o che sia la Presidenza di Architettura a fare marcia indietro sulle graduatorie presentate.

L’Università di Palermo è agli ultimi posti in tutte le graduatorie nazionali sulla qualità degli Atenei.

II perdurare di questi criteri di assegnazione delle risorse dell’Università di Palermo, nonché di questi comportamenti clientelari che non tengono in considerazione valutazioni di merito, porteranno l’Università allo sfascio completo retrocedendola in breve all’ultima posizione. Dico ciò non nel mio interesse personale, ma per la tutela del futuro degli studenti meritevoli e di un Ateneo del Sud dell’Italia.

Palermo, 12 dicembre 2013

Prof. Teotista Panzeca

Redazione

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