Diverse esplosioni sulle scale di casa sua, alle tre del mattino, e poi un uomo che si allontana verso una utilitaria bianca parcheggiata di fronte al palazzo. È questo che ha messo in allarme una donna, residente in via Castello Ursino assieme alla figlia di 14 anni, che ha chiamato il 112 permettendo agli agenti delle volanti della polizia di arrivare in tempo per arrestare A. S. L. P., artista in pensione, con le accuse di tentato omicidio plurimo e tentato incendio. Secondo quanto avrebbe raccontato alle forze dell’ordine, avrebbe tentato di fare esplodere il palazzo per «vecchi rancori e dissidi di natura condominiale, nutriti nei confronti di due donne residenti nel medesimo stabile».
Quando è stato intercettato dai poliziotti, l’uomo – 60 anni – aveva in mano alcuni petardi e un accendino. Gli agenti hanno subito sentito un forte odore di gas: hanno sgomberato l’edificio, evacuando i residenti anche delle abitazioni vicine, e interrotto l’erogazione dell’energia elettrica. Nel frattempo sono stati allertati i vigili del fuoco. Entrati nell’appartamento del 60enne arrestato, gli uomini della polizia si sono accorti che sul pavimento era stato sparso del liquido infiammabile e che erano stati aperti gli erogatori di tre bombole a gas. Tanto da rendere l’aria irrespirabile. C’è voluto diverso tempo per bonificare l’area e mettere in sicurezza l’intera zona.
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