Liquami vicino il mercato di Bagheria «Da due anni è un problema costante»

«Due anni che sgorga fogna dai tombini in prossimità del mercato ortofrutticolo». Questa è una delle problematiche che pare non trovi una soluzione al momento e che preoccupa i cittadini di Bagheria. Le continue segnalazioni e le lettere al sindaco, Patrizio Cinque, del movimento cinque stelle non hanno cambiato le sorti di questa storia. Al momento quei tombini continuano a rilasciare liquami a non meno di 30 metri dal mercato ortofrutticolo. Uno dei tanti problemi delle condizioni igieniche sanitarie del piccolo paese in provincia di Palermo.

«Da circa due anni, a non più di trenta metri dal noto mercato ortofrutticolo di Bagheria, vi sono due tombini fognari che costantemente rigettano in strada acqua putrescente, non penso che sia utile ricordare che il mercato sia pieno di generi alimentari che poi finiscono sulle nostre tavole». Scrivono un gruppo di cittadini al sindaco di Bagheria.

«Andiamo invece sotto al ponte dove si trova la Volvo – continua la denuncia dei residenti  – la strada che collega le contrade a via Vallone de Spuches. A prescindere dagli acquitrini putrescenti ed ai cumuli immensi di immondizie e innumerevoli scarti domestici (dai divani, ai frigoriferi, ai pezzi di credenze fatiscenti), da qualche giorno ci sono tre carcasse di pesce spada in putrefazione. Pensi che questa strada la facciamo tutti i residenti della zona per accompagnare i nostri figli nella scuola della zona, che lei credo conosca bene. Che dire, si faccia un giro. E’ una vergogna».

Per il sindaco Cinque la responsabilità al problema è dell’Aps (Acque Potabili Siciliane SPA) che non fa attendere una sua risposta.

«Riguardo la segnalazione sui tombini nei pressi del mercati ortofrutticolo, abbiamo più volte segnalato la cosa ad Aps affinché intervenisse ma ad oggi nessuna risposta ci è pervenuta. Per il momento siamo in una fase di transito nella gestione dei rifiuti che ci consente di avere esclusivamente una situazione ai minimi civili, siamo in attesa di creare la società al 100% pubblica e gestire da noi il servizio rifiuti, periferia compresa». 

Redazione

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