«In riferimento alla locandina riguardante l’evento promosso dalla Lega a Palermo confermo d’aver ricevuto l’invito ancora prima del mio insediamento. Non ho confermato la mia presenza nè ho mai riposto alla loro mail in quanto non condivido nulla della linea politica di questa iniziativa». Appena il tempo di insediarsi e il neo assessore alle Cultura del Comune di Palermo Adham Darawsha deve affrontare la sua prima polemica. Questa mattina Igor Gelarda, capogruppo della Lega al Consiglio comunale, ha mandato ai giornalisti una serie di eventi organizzati dal partito al governo nazionale insieme ai 5stelle. Tra questi spiccava il convegno intitolato Il futuro della Sicilia si chiama identità, promosso dalla Lega e in programma venerdì 22 marzo, alle ore 17, a Sala delle Lapidi alla presenza del senatore Toni Iwobi (vicepresidente della Commissione permanente Affari Esteri e Immigrazione).
Nella locandina si leggeva che per un saluto sarebbe passato pure l’assessore Darawsha. Una presenza, la sua, che aveva sorpreso: sia perché la giunta Orlando si è più volte scagliata contro il ministro degli Interni Matteo Salvini, che allo stesso tempo resta segretario della Lega Nord, sia perché in passato lo stesso Darawsha ha più volte criticato ferocemente l’operato del partito. D’altra parte l’assessore alle Culture, pur facendo ufficialmente parte del Partito Democratico, è da tempo vicino alle posizioni di Sinistra Comune. Che questa mattina è rimasta spiazzata dall’iniziativa. Poi la precisazione di Darashwa ha disteso nuovamente gli animi. Un rifiuto pubblico, dunque, al quale è seguito il commento di Gelarda.
«L’assessore, invitato da tempo, informalmente aveva detto che se non c’erano impegni istituzionali sarebbe venuto – dice il capogruppo della Lega a Palazzo delle Aquile – Oggi invece afferma che non viene e agli organizzatori spiega che non ci sarà perché non condivide i contenuti del convegno. Noi lo avevamo invitato per un saluto istituzionale e perché riteniamo che il confronto sia sempre un’occasione di crescita reciproca. Evidentemente l’assessore non la pensa così. È un peccato soprattutto per lui, perché ha perso l’occasione di confrontarsi su un tema importante come quello dell’identità. Chi non accetta il confronto non può dare lezioni di democrazia ed è molto grave che questo avvenga da chi dovrebbe rappresentare le istituzioni».
Ma dopo il distinguo dell’assessore alle Culture arriva quello dell’attuale presidente della consulta delle culture. «Apprendo con mia grande sorpresa di essere tra i relatori del convegno sul futuro della Sicilia che la Lega di Salvini organizza venerdì 22 marzo a Palazzo delle Aquile – scrive Ibrahima Kobena – Tengo a precisare che, contattato, non avevo ancora risposto o dato conferma della mia partecipazione. Essendo, però, impossibilitato a farlo a causa di impegni pregressi, chiedo agli organizzatori di correggere sia la locandina sia l’eventuale comunicazione per evitare di creare confusione e fraintendimenti».
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